Ci troviamo a un passo dal pericolo di interruzione dei servizi essenziali per i cittadini – lo ha detto a chiare lettere il Presidente della Giunta Regionale, De Luca -. “In Campania – ha argomentato – per tenere aperti i pronto soccorso servono misure di guerra, lo diciamo da tempo ma a Roma fanno finta di non sentire”. Le criticità rischiano di incancrenirsi, per il Governatore che, in merito al personale, sottolinea che ormai non si riesce più ad organizzare i turni di pronto soccorso con i medici disponibili. Duro l’attacco ai governi di ieri e di oggi, partendo da Giuseppe Conte e Mario Draghi che “parlavano di portare la sanità in Italia a finanziamenti per il 7% del Pil, mentre ad oggi non siamo neanche al 6%”. “La Gran Bretagna investe nella sanità – ha detto De Luca – l’8% del Pil, la Francia il 9,3%, la Germania il 9,8. Se volessimo raggiungere il livello della Gran Bretagna servirebbero altri 20 miliardi stanziati in Italia sulla sanità. Senza queste risorse possiamo fare sonetti e poesie, ma non possiamo fare sanità”. Nel mirino, anche il governo Meloni: “Siamo ancora in basso nel riparto nazionale di 150 milioni l’anno, siamo la Regione che ha 40 euro pro capite in meno rispetto all’Emilia e al Veneto, 30 in meno rispetto alla Lombardia”.
Sanità, De Luca: «Pronto Soccorso a rischio chiusura»
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