Meno di 400 parti l’anno, quindi, come stabilito dal decreto Balduzzi, i punti nascita degli ospedali di Sapri, Polla e Vallo della Lucania rischiano la chiusura. A scendere in campo, a difesa di questi tre importanti presidi sanitari, sindaci, consiglieri provinciali e sindacati. Sulla vicenda è intervenuto anche il Consiglio provinciale che nei giorni scorsi ha approvato, all’unanimità, la mozione del consigliere provinciale Carmelo Stanziola nella quale si sollecita la Regione Campania a chiedere per i punti nascita di Polla, Sapri e Vallo una deroga al Decreto Balduzzi. La mozione chiede, inoltre, di «valutare anche un’organizzazione che preveda, in capo al Dipartimento di Ostetricia Ginecologia, un’unica struttura con turnazione del personale in servizio e strumentazione tecnica già a disposizione dei presidi». Dello stesso avviso anche la Cgil Fp che chiede al Governo un superamento definitivo del decreto Balduzzi. «La chiusura – dichiara il segretario generale Antonio Capezzuto – creerebbe grandissime difficoltà a tutti gli abitanti del Vallo di Diano e del Golfo di Policastro. Come pensiamo di difendere le zone più periferiche del nostro Paese – conclude Capezzuto – quando la soluzione ai problemi diventa la chiusura di un servizio fondamentale per la cittadinanza».
Sapri, Polla e Vallo, a rischio chiusura i punti nascita
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