Torregrossa è un buon giocatore ma non è il nuovo Messi. Eppure la Salernitana è riuscita nell’impresa di farse mettere sotto da un solo giocatore che ha fatto quello che ha voluto umiliando i granata con giocate strabilianti che hanno lasciato a bocca aperta i calciatori di Gregucci. Salernitana bella addormentata con qualche calciatore che ha confuso il Rigamonti per un luna park dove trascorrere in allegria la Pasquetta. Ma di allegro c’è ben poco in questo campionato fallimentare. Un torneo che poteva trasformarsi in incubo se Venezia, Foggia e Livorno avessero avuto maggiore qualità. La salvezza è cosa fatta non per meriti propri ma per demeriti altrui. Ovvio che non ci si poteva aspettare di più dalla gara del Rigamonti e non era certo la tappa di Brescia a poter salvare la stagione ma se giochi con la capolista, e prendi gol al primo affondo, significa realmente che questo gruppo, che squadra non lo è mai stata, ha profondi limiti caratteriali prima ancora che tecnico tattici. Una squadra discontinua che si accende e spegne per dirla alla Gregucci nel dopo gara. «Io non voglio gente in vacanza» ha tuonato il mister ma se chi va in campo pensa di trovarsi al dopo lavoro il problema e di chi in campo li manda questi calciatori. Per raccontare questi umilianti quattro anni di serie B della Salernitana è sufficiente leggere la classifica marcatori di quest’anno: Donnarumma 25 gol nel Brescia (senza contare quelli realizzati ad Empoli lo scorso anno) e Massimo Coda 18 finora nel Benevento 43 reti in due e pensare che erano a Salerno nel primo anno di B e che Donnarumma non trovava spazio con i tanti allenatori che si sono alternati in quel periodo ad eccezione di Menichini. Condividiamo il pensiero di Davide Morganti sul Mattino di oggi. Mancano quattro giornate alla fine dell’ennesimo strazio. Poi arriverà l’estate la stagione delle nuove illusioni e dei campionati vinti sotto l’ombrellone e del chi si è visto si è visto… https://www.youtube.com/watch?v=tkfYAHbJyQk
