Le aggressioni, anche quelle verbali, non possono far parte del clima di attesa mista ad incredulità, emozione, speranza che si respira in città. E bene fa la Salernitana, tramite una nota ufficiale diffusa ieri sera, a stigmatizzare e condannare i comportamenti intimidatori ed offensivi messi in atto nelle scorse ore da qualcuno nei confronti dei familiari dell'allenatore del Pescara, Gianluca Grassadonia, in particolare verso sua figlia Paola, appena maggiorenne. Il tecnico, tra l'altro un salernitano, oltre che un ex di turno, è amareggiato ed ha invitato la famiglia a raggiungerlo immediatamente nel centro abruzzese per evitare ulteriori tensioni.
"Una partita di calcio, pur se importante e decisiva, resta tale e non può scatenare simili manifestazioni di violenza verbale – rimarca ancora la Salernitana -. Tutto deve restare nell'ambito della vicenda sportiva e sul rettangolo di gioco. Purtroppo, questa è anche la conseguenza di un clima costruito ad arte per generare odio da personaggi di basso calibro che puntualmente pubblicano sul web false notizie. Ci risulta, infatti, da fonti certe che il signor Grassadonia nella sua conferenza stampa non abbia mai fatto alcun riferimento alla Salernitana né parlato della gara in programma lunedì. Purtroppo, mentre i granata compiono il loro massimo sforzo per provare a raggiungere uno storico obiettivo e regalare un'immensa gioia alla tifoseria, c'è ancora chi infanga il nome del club e della città con manovre subdole ispirate da interessi meramente personali".