Nemmeno il tempo di preparare ad annunciare un nuovo protocollo per l'attività sportiva di base e l'attività motoria in genere che il mondo dello sport, in particolare quello dilettantistico si ritrova di fronte ad un nuovo stop. Appena tre giorni fa il ministro Vincenzo Spadafora aveva reso note le linee guida appena approvate per cercare di lavorare in sicurezza. Nemmeno 48 ore dopo arriva il dietrofront. L'ultimo dpcm azzera di tutto ed impone un nuovo pesante stop.
"Ho compiuto ogni sforzo possibile per evitare la sospensione delle attività – ha scritto il ministro dello sport su Facebook -; purtroppo però i dati sono peggiorati". "Il Governo – aggiunge Spadafora – ha dovuto assumere scelte difficili per limitare in modo significativo le occasioni di spostamento e di incontro. L'impegno e la responsabilità dimostrata dai gestori di palestre e piscine in questi mesi sono stati esemplari. So bene quanto abbiano investito anche con risorse proprie, nonostante le difficoltà e il calo delle iscrizioni, per continuare a far praticare sport in assoluta sicurezza".
Sono state così annunciate le misure straordinarie per venire incontro alle associazioni sportive che rischiano di non sopravvivere a questa seconda chiusura. "Mi auguro – conclude il ministro – che il mondo dello sport possa riprendere il prima possibile perché, oltre al lato economico, è fondamentale per il benessere fisico e psicologico, e per tante ragazze e ragazzi rappresenta, oltre che uno sfogo positivo e una passione, anche un argine alla marginalità e all'illegalità".
