In attesa di un altro Capodanno, Salerno sportiva resta col naso all’insù aspettando altri “botti”, magari di quelli fragorosi che non siano solo fumo. Botti intesi come colpi di mercato, per una Salernitana che ha bisogno di una forte cura ricostituente per rimettersi in piedi e cominciare a correre. I fuochi d’artificio spettano ora a Fabiani ed alla società, dunque, nella speranza che le lenticchie si tramutino in soldi da investire. Dello zampone facciamo a meno, più che altro serve qualche zampata vincente, e quindi un attaccante capace di toccare cifra doppia nel solo girone discendente. Impresa non da poco, dunque impresa per pochi: di bomber disponibili non è che ce ne siano tanti, qualcuno c’è e sarebbe bene fare la scelta giusta. A questo punto della stagione, è assolutamente vietato sbagliare. Il campionato è in letargo, si ricomincia il 18 a Palermo mentre dopo l’Epifania la squadra riprende il lavoro. Sarebbe bene ricominciare la preparazione già con qualche volto nuovo per dare un segnale alla tifoseria dopo il crollo con il Pescara. I 24 punti in classifica sono un magro bottino per chi vuol puntare ai play off. Tanti i problemi e le difficoltà di una squadra con gli attaccanti che non fanno gol e con gli elementi chiamati a far fare il salto di qualità relegati tra panchina e tribuna. Con il Pescara in campo c’era per sette undicesimi la Salernitana della passata stagione. Micai, Gigliotti, Di Tacchio e Andrè Anderson. Tutti gli altri ai margini Migliorini, Perticone, Mazzarani, Palumbo, Djavan Anderson, Di Gennaro, Djuric, Jallow, Bellomo e Vuletich. In pratica un’altra squadra una squadra che da valore aggiunto si è trasformata in spina nel fianco di una società che si ritrova, come ogni anno di questi tempi, punto e a capo https://www.youtube.com/watch?v=3GVpm-amn-A
Anno nuovo vita vecchia: Salernitana punto e a capo
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