Avellino, Ardemagni e Castaldo stendono il Brescia

Redazione

Avellino e Brescia si sfidano al Partenio con ambizioni ben diverse nel remake della sfida inaugurale dello scorso campionato di Serie B, terminata in parità. Novellino tiene in panchina l’ultimo arrivato Marchizza, lancia in avanti Morosini e preferisce D’Angelo a Lasik sulla corsia di sinistra e sceglie la mediana pesante con Moretti e Di Tacchio. Boscaglia stravolge le previsioni della vigilia confermando il consueto 3-5-2 ed affidando il peso dell’attacco al duo Cortesi-Caracciolo.

Primissima fase del match avara di emozioni col Brescia che si fa preferire palla al piede e l’Avellino che imposta l’azione sui lanci di Lezzerini e sulle spizzicate di Di Tacchio. Al ventesimo Molina cerca la porta a giro anziché servire il meglio appostato D’Angelo. Al 29° Lezzerini salva i lupi sulla girata di Cortesi. L’Avellino risponde col piazzato al veleno di Moretti bloccato senza problemi da Gagno. Poco dopo Migliorini interviene provvidenzialmente, sventando l’ennesimo traversone-minaccia di Machin. Il duello tra guineano ed irpini si rinnova al 35° con Lezzerini che tiene ancora a galla i verdi. L’Avellino ha, invece, sulla testa di Ardemagni la palla gol più ghiotta della prima frazione, ma la zuccata è alta e la posizione del nove irregolare. A pochi secondi dal termine della prima frazione, Marini giudica falloso l’intervento in area di rigore di Di Tacchio su Caracciolo; dal dischetto va proprio l’Airone che confeziona il vantaggio di potenza.

Si va al riposo tra le proteste dei tesserati dell’Avellino, ne fa le spese Novellino, espulso negli spogliatoi.

In avvio di ripresa, Castaldo subentra allo spento Morosini, ma la reazione dei padroni di casa non arriva, anzi sono gli ospiti a sfiorare il raddoppio col missile di Coly deviato sul palo da Lezzerini. Al 53° si vede l’Avellino con una clamorosa opportunità nata dai piedi di Laverone e mancata da Ardemagni a due passi da Gagno, che respinge d’istinto il colpo di testa. Al 59′ gli irpini guadagnano la massima punizione per atterramento di Somma su Rizzato: Moretti recupera palla, di tacco Castaldo smarca Molina che cambia gioco per D’Angelo, imbucata per Rizzato che ruba il tempo all’avversario e viene steso in area. E’ rigore. Dagli undici metri, però, il tiro di Castaldo è debole e centrale, Gagno para. Al 66° la truppa di Novellino gode anche dell’uomo in più in virtù dell’ingenuità di N’Doy che, già ammonito, frana su Di Tacchio e viene espulso. A 5 dalla fine l’Avellino ottiene il pareggio: traversone al bacio di Molina che, spostato sulla corsia mancina, trova Ardemagni: stavolta sull’incornata dell’ex Perugia Gagno non può nulla. I biancoverdi credono naturalmente al colpaccio, ma il Brescia si difende in maniera ordinata fino al minuto 86: Molina pennella per la sponda aerea di Camara e il sorpasso dell’Avellino viene firmato di testa da Castaldo, che si fa perdonare così per l’errore dal dischetto. Pubblico del ‘Partenio-Lombardi’ in visibilio.

L’Avellino parte bene, centrando (seppur a fatica) i 3 punti.

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