E’ giunta stamattina la pronuncia del processo sportivo di primo grado sul calcioscommesse che coinvolge l’Avellino e altri nove tesserati.
Inflitti al club biancoverde 3 punti di penalizzazione (decaduta con ogni probabilità, in attesa della motivazione della sentenza, la responsabilità oggettiva addebitata per Avellino-Reggina).
L’Avellino scende pertanto a quota 41 in classifica e perde soltanto una posizione (con il margine di vantaggio sulla quintultima che ora è di 4 lunghezze).
Prosciolti Walter Taccone, Luigi Castaldo, Mariano Arini, Raffaele Biancolino e Fabio Pisacane, tutti accusati di omessa denuncia da parte dalla Procura Federale.
Diciotto mesi di squalifica per Armando Izzo, per il quale erano stati chiesti sei anni di squalifica (decaduta la doppia accusa di combine). Cinque anni per Francesco Millesi che paga così la centralità nell’illecito sportivo contestato dall’accusa.
Rigettata l’eccezione preliminare-procedurale sollevata dall’avvocato Eduardo Chiacchio sulla perentorietà dei termini.
Ora bisognerà valutare se l’Avellino ricorrerà in appello contro la penalizzazione. Lo farà con ogni probabilità invece la stessa Procura Federale, che potrebbe essere affiancata da terzi portatori di interessi di classifica, vale a dire i club invischiati nella lotta salvezza.