La vittoria del Monza contro la Salernitana sancisce il trionfo di SuperMario nel giorno del suo debutto con i brianzoli

Balotelli oscura la Salernitana

I granata di Castori si piegano alla forza della corazzata di Brocchi
Francesca De Simone

Il day after di Monza – Salernitana è la celebrazione del trionfo di Mario Balotelli. Alcuni media nazionali a stento si sono accorti della presenza dei granata in campo, tanto da non citare neanche l'avversario dei brianzoli nei titoli.

Chapeau alla squadra di Brocchi sulla quale il duo Berlusconi – Galliani ha investito e puntato, imbottendola di top player, ma alla fine la Salernitana era pur sempre la capolista da battere. Ed invece, il timore reverenziale lo ha nutrito solo il gruppo "operaio" di Castori che non ha saputo ritagliarsi nemmeno un piccolo spazio per sfruttare il palcoscenico brianzolo. Anzi, la Salernitana si è lasciata abbagliare dai riflettori di quello che una volta era il Brianteo e dopo la mazzata iniziale, non è riuscita a reagire. A parte l'occasione gettata alle ortiche da Anderson, la squadra granata ha incontrato inevitabili difficoltà a contrastare gli avversari.

Del resto, le accelerazioni di Boateng e Mota Carvalho hanno messo in ginocchio a più riprese la Salernitana che, soprattutto nella prima frazione, ha trovato in Belec l'ancora di salvezza per evitare la goleada. Il Monza si rivela da categoria superiore e la Salernitana se l'è ritrovata di fronte anche in un ottimo momento di forma (cinque vittorie nelle ultime sei partite, tutte senza subire gol) e nel giorno del tanto atteso debutto di SuperMario, che non segnava in gare ufficiali da un anno e, ironia della sorte, la sua ultima rete l'aveva rifilata alla Lazio di Lotito nella sfida di Brescia del 5 gennaio 2020.

Per la Salernitana, in ogni caso, non c'è da far drammi. La sconfitta con il Monza arriva quasi al termine di un terribile filotto di scontri diretti, dal quale la squadra di Castori esce a testa alta e con la vetta della classifica ancora in tasca, sebbene da condividere con l'Empoli. Non c'è, però, da abbassare la guardia, perché prima della pausa di gennaio c'è ancora il Pordenone con cui incrociare i guanti, prima di vedersela, post sosta, faccia a faccia con i toscani per lo scontro d'alta quota alla penultima di andata.

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