Bella Salernitana in avvio, il Torino cresce alla distanza

Michele Masturzo

La Salernitana a Torino ottiene il settimo risultato utile consecutivo e compie un altro passo verso la salvezza. Anche allo stadio Olimpico, però, i granata firmano una prova dai due volti. Ochoa e soci rispettano appieno il piano partita disposto dallo staff solo per una ventina di minuti.
Ne è un esempio l’azione che regala il vantaggio al team dell’ippocampo: pressing alto sul portatore di palla avversario, riconquista della sfera, qualità nell’avvio della manovra col colpo di tacco di Bradaric che smarca Candreva, il fantasista crossa basso al centro per Piatek che di prima fa da sponda e Vilhena al volo calcia d’interno e regala il vantaggio ai granata. Tutto molto bello. La storia si ripete: su una seconda palla lo stesso Vilhena è il meglio piazzato, Piatek allarga giocando ad un tocco per Candreva e si butta in area, per una questione di centimetri al polacco non riesce il tap-in sul sinistro del romano che, deviato da Buongiorno, termina la propria corsa sul palo. Dopo l’infortunio di Ricci, Juric osa inserendo un giocatore di qualità come Vlasic in mediana e la scelta si rivela vincente. La Salernitana si rintana nella propria metà campo e non riesce più a ripartire. Le capacità di Radonijc di giocare l’1vs1 mettono in difficoltà Daniliuc e Gyomber, per metterci una pezza, per poco non fa autogol.
Nella ripresa anche Vojvoda prova ad alzare i giri, costringendo Kastanos sulla difensiva, su un suo cross per poco Radonijc non sorprende Ochoa. Il Torino preme e prova ad andare in verticale per saltare il pressing dei campani: Pirola rinvia corto, Miranchuk attira le attenzioni dei centrali e pesca Sanabria in perfetta solitudine, Daniliuc sale in ritardo e tiene in gioco il centravanti dei piemontesi che pareggia i conti. Mister Sousa lascia in panchina Sambia e Mazzocchi anche se proprio sull’out di destra i granata soffrono l’intraprendenza degli avversari.
Alla fine, con una prova di grande sacrificio, il team dell’ippocampo strappa un punto ad un avversario di valore. Resta il rammarico per non essere riusciti a portare avanti con continuità la strategia che nella prima mezzora aveva messo in grande difficoltà l’undici di Juric.

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