Bello vincere i derby ma la società non scappi a fine campionato

Redazione

La bella, netta e meritata vittoria nel derby con l’Avellino consente alla Salernitana di tirarsi fuori, almeno al momento, dalle sabbie mobili della parte bassa della classifica. Tre punti pesantissimi in una gara dominata non solo sul piano del gioco ma anche sotto l’aspetto caratteriale. Tre punti che rilanciano anche Colantuono finito dietro la lavagna dopo critiche giuste e meritate come meritati sono adesso i complimenti per aver rimesso in pista la macchina granata dopo la vittoria di Ascoli prima e Salerno poi. L’auspicio e che si sia concretamente voltata pagina con quanto visto nelle settimane scorse. La moribonda Salernitana si è rialzata, si è svegliata nel momento opportuno ed ha fatto un sol boccone dei ‘lupi’. Sbranati gli irpini ora ci sono alle viste due trasferte insidiose contro Frosinone ed Empoli. Due big del torneo che ci diranno se la Salernitana è realmente guarita. Se ha recuperato pienamente, se il momento buio è definitivamente alle spalle. Due vittorie, 37 punti in classifica e squadra che quando vuole sa e può vincere contro chiunque. La domanda è d’obbligo: dove erano finite queste motivazioni fino a qualche settimana fa? Cosa aveva spento la luce e cosa l’ha riaccesa? La salvezza dista ancora 13 punti a 12 giornate dal termine con una sequenza di gare tutt’altro che semplici. Raggiunta la salvezza e terminato il campionato si tireranno le somme su questo campionato. A quel punto tutti, ma proprio tutti, al di là delle vittorie e dei derby vinti che riempiono di soddisfazione ed orgoglio la tifoseria dovranno mantenere il patto siglato dagli ultras e chiedere alla società lumi sul futuro. Non bastano due o più vittorie per dimenticare le mortificazioni subite da una tifoseria che merita rispetto. E’ bello vincere i derby ma Salerno merita di più, molto di più Foto ussalernitana1919

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