Supporter della Salernitana che vivono in Toscana lanciano un segnale alla FIGC

Blitz dei tifosi granata: ‘No alla multiproprietàì

Nuova protesta nei confronti di Lotito che deve scegliere tra Lazio e Salernitana
Antonio Esposito

Un altro blitz dei tifosi granata. Dopo quello a Formello firmato Direttivo spunta una altro striscione, questa volta con la firma Sezione Toscana e con un ippocampo alla fine del messaggio. “No alla multiproprietà” recita lo striscione esposto all'esterno dell'ingresso principale del Centro Tecnico Federale di Coverciano, quartier generale della Federazione Italiana Gioco Calcio a Firenze.

Un gesto di protesta di alcuni tifosi salernitani residenti in Toscana e determinati a far arrivare il loro pensiero e la loro voce in Federazione. Sull'argomento
multiproprietà che riguarda strettamente da vicino il “caso” Salernitana, ne ha parlato Ciro Romano avvocato di professione e tifoso della Salernitana
attraverso le pagine del quotidiano “La Città di Salerno”.

Romano lancia un monito: “Basta seguirla, basta parlarne, basta provare interesse: la cosa peggiore che poteva capitare sta capitando, la multiproprietà uccide il calcio e la Salernitana”.
Quella che vive oggi la Salerno calcistica è l'ora più buia: il passato ci ha mortificato sul campo, per carità. Il presente ci ha tolto finanche quello: il brivido che dietro la nuca separa l'estasi dal baratro.
Il presente ci nega la speranza, il sogno, finanche la voglia. La voglia di far parte. Di cosa, se la Salernitana, di fatto, non c'è?

Sbaglia, continua a sbagliare chi s'affanna a chiedere ai presidenti un cambio di rotta, un maggiore impegno, migliori risultati. Sbaglia ed è peccato mortale, alla luce dell'annichilimento che, ormai è conclamato, ha negato a Salerno la squadra di calcio. Di fatto, relegata a poco più che un trucco, una farsa, una rappresentazione teatrale.

Una ed una soltanto è la domanda che va posta a Claudio Lotito ed è la seguente: lasci la Lazio o la Salernitana?
Perché Salerno ha capito, dovrebbe aver capito che il male incurabile che ci attanaglia ha un nome: Multiproprietà, maledetta sia.

Le parole del tifoso Ciro Romano, gli striscioni a Coverciano arrivano in un momento delicato per il mondo del tifo granata. E' arrivato il momento di fare qualcosa ed obbligare la proprietà romana ed i vertici del calcio a dire una volta e per tutte come stanno le cose e soprattutto se è credibile che una società conduca la squadra in massima serie per poi vendere in meno di un mese al miglior offerente a patto che lo trovi e che non approfitti del tempo ristretto per la cessione per dettare le condizioni di acquisto.

Dovrebbero prenderne atto e parlare un linguaggio di chiarezza anche Lotito, Mezzaroma e Fabiani più preoccupati di intraprendere azioni legali verso chi espone il proprio dissenso attraverso striscioni che ad allestire squadre competitive ed ammettere responsabilità per i cinque anni fallimentari in serie B. Non se la prenda signor Fabiani se teniamo alta l'attenzione e non ci uniformiamo al pensiero dei servi sciocchi. Non temiamo Daspo o azioni perché noi, noi di LIRATV, siamo e restiamo dalla parte della gente e dei tifosi. Non vogliamo e non cerchiamo angeli custodi. Non ne abbiamo bisogno ma abbiamo bisogno di raccontare ogni giorno la verità ad una tifoseria mortificata e umiliata negli ultimi cinque anni da questa società

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