Cabral affaticato, lo staff deve “gestirlo”

Michele Masturzo

Le fresche acque del mare salernitano, immortalate in una storia su Instagram, potrebbero aver dato giovamento al fisico di Jovane Cabral, uscito molto affaticato dal campo del Via del Mare. A Lecce, d’altronde, l’esterno portoghese ha giocato una partita intera, 90 minuti più recupero, cosa che non gli capitava da quasi due anni: era il 15 ottobre del 2021 e Cabral segnò un gol su rigore nella partita vinta in Coppa dallo Sporting Lisbona contro il Belenenses.
Il forte stato di affaticamento ha provocato dolori alle ginocchia al nazionale di Capo Verde e, per questo motivo, lo staff sanitario ha deciso di sottoporre il calciatore ad una serie di esami strumentali. Di certo, complice la sosta, Cabral avrà la possibilità di svolgere lavoro differenziato alternato a terapie per cercare di essere disponibile per la gara con il Torino, in programma tra più di 10 giorni.
Proprio la continuità, di impiego e di rendimento, è stato il limite principale palesato da Cabral che, in particolare nell’ultimo anno e mezzo, ha potuto vedere il campo col contagocce: solo 3 presenze alla Lazio, perché non rientrava nei piani tecnici, 4 nella scorsa stagione allo Sporting a causa di problemi fisici.
Il talento, messo in mostra anche nelle prime due uscite in maglia granata, non si discute. Ma Sousa ed il suo staff dovranno trovare anche il modo di evitare che l’esterno capoverdiano vada incontro a contrattempi e continui stop and go.

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