Emanuele Calaiò studia da Direttore Sportivo. Anzi no. Il Settore Tecnico della Figc, infatti, ha revocato l'ammissione al corso del collaboratore della Salernitana, che non ci fa una bella figura. Con il comunicato numero 66 del Settore Tecnico, la Federcalcio ripara ad un errore commesso in sede di iscrizione, avvenuta nello scorso gennaio, quando l'osservatore della Salernitana è stato ammesso alle lezioni assieme a Fabrizio Maria Fabiani, figlio del direttore sportivo nonché segretario del Settore Giovanile del club granata.
Ebbene, Calaiò aveva iniziato a partecipare al corso a Coverciano ma ora è arrivata la retromarcia della Figc. L'ammissione dell'Arciere è stata revocata per “mancato possesso dei requisiti”. Al riguardo il regolamento è chiaro (e rigido). Nel bando di ammissione, è infatti specificato che non avrebbero potuto essere ammessi al corso per DS “i candidati che nella stagione sportiva 2018/19 e in quella in corso siano stati squalificati e/o inibiti per un periodo superiore a 90 giorni”.
L'ex attaccante del Parma, però, ai tempi della sua esperienza coi ducali aveva rimediato uno stop fino al 31 dicembre 2018 (inizialmente la squalifica era di due anni e poi era stata ridotta) per la vicenda di alcuni messaggi sospetti prima della partita con lo Spezia che avrebbe poi decretato la promozione in Serie A degli emiliani. Anche se tardiva (a causa del mancato controllo in sede di ammissione), l'estromissione dal corso in seguito agli accertamenti eseguiti dalla Figc costringerà Emanuele Calaiò a rinviare di un anno il conseguimento del titolo di Direttore Sportivo.
Nel frattempo, la frittata è fatta. La figuraccia, pure.