La ripresa dei campionati di A e B è un’ipotesi ancora al vaglio del governo e del comitato tecnico scientifico: tutto è legato all’andamento dei contagi di questa fase due. Intanto, la Lega di A convoca una riunione urgente, quella di B ulteriori comunicazioni. La corsa alla Germania è iniziata e, soprattutto la Lega di Serie A preme per la ripresa, ma in Italia il governo continua a seguire la strada della prudenza. Solo se la curva epidemiologica sarà in decrescita, dopo il 18 maggio, potrà arrivare il via libera alla ripresa dei campionati. La Lega di B attende lumi dal Comitato Tecnico Scientifico della Protezione Civile in merito alle modifiche sul protocollo degli allenamenti di squadra. La Lega di A invece studia il piano per la ripresa. E’ per questo che ha convocato in via d’urgenza un’assemblea per il 13 maggio in videoconferenza alle 12. All’ordine del giorno, fra le altre cose, un aggiornamento sulla ripresa dell’attività sportiva e quello sui rapporti con i licenziatari dei diritti audiovisivi 2018-21. Il quadro in ogni caso rimane poco chiaro. La serie B è evidentemente legata alla serie A. I presidenti delle società cadette rimangono alla finestra. Nelle ultime ore si registra anche la posizione del patron del Frosinone Stirpe che ha suggerito la sua ricetta: play off estesi in caso di mancata ripresa. «Attualmente – ha detto – credo che solo il Benevento meriti di salire in A; qualora non si potesse ricominciare bisognerebbe affidare la promozione alla formula dei playoff estesi per le squadre che vanno dal Crotone all’Empoli, anche se so bene che è una decisione difficile e che comporterebbe proteste». «Perciò – conclude – che sia meglio chiudere tutto sul campo, altrimenti ci saranno importanti ripercussioni anche dal punto di vista economico».
Calcio, ripresa campionati: attendere prego
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