Negli occhi e nel cuore il ricordo di Alfonso Ragone: tanta commozione a Casa Olympic, dove il campo di calciotto è stato intitolato al 32enne calciatore dilettante strappato alla vita nel giorno di Natale, dopo aver combattuto a lungo contro una terribile malattia. Nelle parole di Don Michele Pecoraro, parroco del Duomo, e del presidente del club biancorosso, Matteo Pisapia, il ritratto del giovane salernitano, che è stato per anni un punto di riferimento importante per la squadra, anche quando la malattia lo ha messo a dura prova. In tanti erano presenti per l’omaggio ad Alfonso. E’ lacerante il dolore dei familiari e degli amici di sempre. Tutti uniti anche nel segno della solidarietà perché per l’occasione sono stati raccolti fondi da destinare al reparto di ematologia dell’ospedale Pascale di Napoli. «Il calcio va oltre lo sport – ha ricordato il presidente Pisapia – Alfonso univa tutti i principi ed è importante che un ragazzo come lui possa essere ricordato da tutti i bambini che frequenteranno il centro sportivo. L’amore che ha generato e che genera in noi non verrà mai disperso». Nella prossima stagione il gruppo storico che ha per anni militato in Prima Categoria con la casacca dell’Audax Salerno e poi con quella dell’Olympic potrebbe fondare una squadra per continuare a portare il nome di Alfonso Ragone in giro per i campi dilettantistici.
Casa Olympic: intitolato campo ad Alfonso Ragone
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