Il ricordo di quanto di buono hanno fatto per tanti ragazzi (molti dei quali hanno poi fatto strada nel mondo del calcio, tanti altri semplicemente sono stati salvati da un destino “segnato”), fa sì che nessuno mai potrà dimenticare Alberto Massa (o come lo chiamavano tutti “Zio Alberto”) ed Angelo Belmonte. Due persone straordinarie, oltre che due uomini di campo estremamente preparati, quelli della “vecchia scuola” di cui tanto si sente la mancanza oggi, in un universo calcistico dominato da questioni che poco hanno a che fare con i veri valori dello sport.
Al Nuovo Centro Sportivo di Casignano gestito dai fratelli Fusco in tanti hanno voluto omaggiare i due appassionati dirigenti salernitani. Due squadre guidate da Enzo Fusco, uno dei giocatori lanciati da Alberto Massa, e da Nino Belmonte, nipote di Angelo, con la supervisione del responsabile delle Rappresentative Figc Roberto Chiancone (che con Belmonte ha condiviso anni importanti a Battipaglia) hanno dato vita ad una splendida partita, all’insegna del divertimento, della voglia di stare insieme, ma soprattutto di tramandare il ricordo di due uomini veri.
Rivedere in campo Luca Fusco, Sasà Russo, Fabio De Luca, Ciro Caserta, Luciano Carafa, Ousmana Pape Senè, Andrea Cammarota, David Mounard, Fabio Di Giacomo, Giovanni Piemonte, Matteo Coscia, Ernesto De Santis, Gaetano Barbarito, Matteo Avallone, tanto per citare alcuni dei partecipanti, è stato davvero un piacere.
Alla fine la gara è terminata 2-2: per il team Belmonte sono andati a segno i prodotti del vivaio granata Francesco Paciello e Giovanni Cappiello (che rientrerà alla Salernitana dopo la stagione vissuta in prestito tra Monopoli e Andria). Le marcature del team Massa, invece, portano le firme Peppe Salvati ed Andrea Cammarota.
“Non muore mai chi vive nel cuore di chi resta”, si può dire tranquillamente che è stato centrato l’obiettivo di omaggiare la memoria di due figure emblematiche del calcio salernitano proprio come sarebbe piaciuto a loro, con una partita tra volti noti del calcio professionistico e non solo, ma soprattutto coinvolgendo i giovani, le nuove generazioni.