A Reggio Emilia la Salernitana conquista il settimo risultato utile consecutivo (5 pareggi e 2 vittorie) e, per come era stata preparata dai padroni di casa, mister Castori non può che essere soddisfatto delle risposte ottenute dai suoi che, ai punti, avrebbero meritato qualcosina in più.
«Abbiamo disputato una partita di spessore, come era stata preparata: siamo stati ordinati, tenendo bene il campo, contenendo la prevedibile sfuriata della Reggiana, per poi chiuderla nella propria area dopo l'ora di gioco. Ci è mancato solo il gol. Anzi, per la verità l'avevamo trovato. Ragionerei sul fallo fischiato a Djuric che ha fatto sponda per Tutino. Milan è alto due metri, quando salta non ha bisogno di fare fallo; molti si aggrappano a lui, cadono, urlano e l'arbitro fischia. Non faccio vittimismo, abbiamo lasciato punti, speriamo di recuperarli. Ma non è poco averne fatti quattro in due trasferte tra Ascoli e Reggio».
Tra gli aspetti positivi non si può non sottolineare la ritrovata solidità difensiva, al di là degli interpreti di volta in volta chiamati in causa. Senza Belec e Mantovani, la Salernitana ha chiuso la seconda gara consecutiva senza subire reti, merito anche di Adamonis che, subentrato al collega infortunato già ad Ascoli, è stato bravissimo a farsi trovare pronto, facendo registrare due clean sheet di fila.
«Dopo le tre sberle consecutive (Monza, Pordenone, Empoli, nda) dovevamo riacquistare solidità. Viaggiare sull'onda delle occasioni create non ti dà sicurezze, non prendere gol invece sì. L'impiego simultaneo di tanti giocatori di squilibrio non garantiva questo aspetto. I giocatori di qualità, al momento, sono utili per cambiare le partite. La forza mentale di squadra nasce dalla solidità tattica, averla ripristinata ci ha fatto bene. Non ho inserito prima Cicerelli perché su quella fascia c'era Laribi, non potevo rischiare. Ci siamo giocati il tutto per tutto nel finale».