Non c'è niente da fare. I trustee non riescono proprio ad essere chiari e trasparenti nei confronti della piazza. Isgrò e Bertoli, nel comunicato in cui pure annunciano chiarimenti, sostengono che le offerte finora ricevute non possono essere accettate perché mancanti della documentazione necessaria alla verifica dei requisiti di indipendenza; oppure mancanti della documentazione utile alla dimostrazione della capacità di impegnare il soggetto; oppure subordinate a condizioni e prestazioni collegate ad elementi incerti e futuri inconciliabili con il divieto di ultrattività del trust.
A parte che non dovrebbe essere così complicato fornire una dichiarazione di indipendenza (anche in autocertificazione), se effettivamente questi soggetti sono indipendenti (rispetto alla vecchia proprietà), i responsabili del Trust Salernitana 2021 ancora una volta non hanno risposto alle domande che i tifosi si pongono da tempo. Ovvero: quante offerte concretamente sono arrivate? quanto è stato proposto per acquistare la Salernitana? chi sono i soggetti realmente interessati? possono garantire di voler portare avanti un progetto solido e duraturo?
I trustee hanno poi fatto sapere che alcuni degli interessati (chi? quali?) avrebbero evidenziato la necessità – per formulare la propria offerta – di avere più tempo per eseguire la due diligence, anche in considerazione del fatto che il progetto di bilancio chiuso al 30 giugno 2021 del club granata è stato reso disponibile dalla società in data room solo lo scorso 21 ottobre 2021 (quanto tempo serve per compiere le verifiche necessarie?).
Per tutte queste ragioni, Isgrò e Bertoli hanno comunicato la proroga fino al 5 dicembre 2021 del termine per la presentazione delle offerte irrevocabili di acquisto (con tutte le caratteristiche ormai arcinote) e che si riservano di accettare l'offerta ritenuta più vantaggiosa nel termine del 15 dicembre 2021.
Di fronte alla poca chiarezza, alla mancanza di dichiarazioni ufficiali da parte della società per fornire elementi ulteriori, la piazza inizia ad essere realmente preoccupata (visto che la dead-line della Figc è ormai dietro l'angolo), anche perché questa situazione di incertezza potrebbe avere ripercussioni negative anche sul campo e, soprattutto, sul mercato.