L’allenatore aveva firmato un contratto di due anni ma lascia ancora prima di iniziare

Clamoroso alla Salernitana, Sottil se ne va

Per la panchina granata ora ci sono Castori, Aquilani, Caserta e Lucarelli
Alessandro Ferro

Undici giorni. Il tempo evidentemente di capire meglio che non avrebbe avuto un undici in linea con le sue aspettative e con le promesse ricevute. Tanto è durato il rapporto tra la Salernitana e Andrea Sottil che lascia ancora prima di iniziare. L’allenatore piemontese, scelto dal direttore sportivo Gianluca Petrachi, preferisce non partire proprio per un’avventura piena di incognite. Probabilmentemente il mister aveva ricevuto delle rassicurazioni che non sono state mantenute e forse nella sua decisione di mollare hanno inciso le incertezze societarie. Gli ingaggi dell’allenatore e del suo staff sarebbero costati in tutto 1,5 milioni di euro lordi ma non può passare adesso il concetto che questa cifra era troppo alta per la serie B perchè era nota anche nei giorni scorsi quando si è deciso di prendere Sottil. Si chiude, quindi, il contratto di due anni che Sottil aveva firmato con la Salernitana, come annunciato dal club granata il 20 giugno. Undici giorni dopo, la panchina è di nuovo vuota. Potrebbe essere occupata da Aquilani, seguito già nei giorni scorsi quando poi si era virato su Sottil. Si pensa anche a Castori, Caserta e Lucarelli, non mancano ulteriori alternative. Senza dimenticare che c’è sempre Colantuono sotto contratto. E così al primo luglio, con l’inizio ufficiale del calciomercato, nei giorni in cui si dovrebbe parlare di visite mediche e di partenza per il ritiro estivo, ci ritroviamo a fare il toto-nomi per la panchina. L’addio di Sottil ha del clamoroso. Chissà cosa penserà chi vede da lontano la Salernitana, una squadra retrocessa in pessimo modo dalla serie A che sta incontrando una fatica enorme a ripartire dalla B, nonostante il tanto tempo a disposizione per programmare la nuova stagione. Per chi invece segue da vicino la Salernitana forse il dietrofront dell’ex tecnico dell’Udinese sorprende di meno. Per un allenatore non deve essere affatto facile accettare a scatola chiusa un ipotetico progetto sportivo di una società che da mesi cerca un acquirente e che pensa soprattutto ad incassare soldi per coprire le spese sostenute da Iervolino. La vicenda Sottil aggiunge ulteriore confusione ad una situazione farsesca.

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