«Nei primi 20-25 minuti ce la siamo giocata. Poi ci siamo spaventati e abbassati troppo dopo qualche errore in giropalla. La Lazio ha tantissima qualità ed i problemi te li crea. Al primo errore più grande siamo stati puniti, il secondo è stato un regalo nostro in disimpegno. Avremmo potuto riaprire la partita, il 2-1 poteva essere una scintilla e darci fiducia. La crescita della squadra passa anche per questo tipo di errori. Mi è piaciuta la reazione d'inizio ripresa». Mastica amaro Stefano Colantuono dopo la partita persa in casa della Lazio, soprattutto per i legni colpiti da Djuric e Ribery che, in apertura di ripresa, avrebbero potuto cambiare il copione del match. Il tecnico romano riconosce i meriti dell'avversario e difende a spada tratta Simy, parso ancora una volta la controfigura del calciatore ammirato negli ultimi campionati disputati da protagonista a Crotone: «Simy è un bravo ragazzo e molto disponibile – prosegue il tecnico granata -. Gli chiediamo la prestazione, abbiamo bisogno di lui e di quello che sa e fare. La mia paura è che l'errore gli pesi più del dovuto sul piano psicologico. Va aiutato ed aspettato, abbiamo investito tanto su di lui. Djuric sappiamo cosa sa darci, ho visto Simy in difficoltà e l'ho mandato a scaldare. Ho pensato fosse in fiducia dopo il buon impatto da subentrato col Napoli e ho deciso di schierarlo».
La sosta arriva al momento giusto e consentirà a Colantuono di recuperare alcuni dei calciatori rimasti a lungo ai box per infortunio: se per Mamadou Coulibaly i tempi sembrano ancora lunghi, Capezzi e Ruggeri potrebbero mettere nel mirino la Sampdoria, dopo che a Roma si è rivisto in panchina Bogdan e, dopo un mese di assenza, nel finale, bruciando le tappe e costringendo il mister a fare gli scongiuri, ha avuto la possibilità di tornare in campo anche Lassana Coulibaly, chiaramente ancora lontano dalla migliore condizione: «La pausa ci servirà, siamo arrivati con tre centrocampisti contati ed un altro recuperato dopo un mese e a cui ho dato qualche minuto per non forzare. In quel reparto siamo all'osso, speriamo che la sosta ci riconsegni qualche giocatore e che chi ha ripreso possa crescere, fermo restando che ci sono le nazionali e quindi non c'è possibilità di lavorare col gruppo al completo».