Il Bologna batte il Cagliari nel posticipo dell'11esima giornata del campionato di Serie A e raggiunge la Juventus a quota 15 punti. Il Cagliari incassa la terza sconfitta consecutiva e resta da solo sul fondo della classifica con appena 6 punti in attivo. La posizione di Mazzarri, subentrato a Semplici un mese e mezzo fa, sembra già vacillare ma, per il momento, il presidente Giulini pare intenzionato solo a mandare in ritiro la squadra.
In avvio di gara Nandez e Joao Pedro provano a creare problemi ai padroni di casa con la loro intraprendenza, mentre il Bologna fatica a trovare il modo di aggirare il bunker degli isolani. Ad ogni modo, nel primo tempo succede davvero poco, eccezion fatta per un tiro debole di Nandez parato da Skorupski ed una punizione calciata alta da Marin.
Nell'intervallo Mihajlovic alza la voce e il Bologna esce dallo spogliatoio trasformato. Al ritorno in campo bastano 3 minuti e 50 secondi ai rossoblù di casa per sbloccarla: Medel indirizza dal suo centro di gravità, Arnautovic fa la prima cosa bella della partita, il suo velo inganna Carboni e lancia De Silvestri che è bravo a infilarsi, bruciando Lykogiannis e battendo Cragno. Arrivano i primi applausi della serata per i padroni di casa. Mazzarri opera delle sostituzioni per rendere più propositivo l'atteggiamento della sua squadra, nonostante l'impegno di Pavoletti e un altro tentativo impreciso di Marin gli isolani non si rendono pericolosi. Anzi è il Bologna a legittimare il vantaggio: prima di lasciare il campo, Barrow serve una gran palla ad Arnautovic e Cragno è bravissimo a dir di no all'austriaco. Tra i felsinei entra Sansone, che alla prima occasione prende il palo. Il Cagliari resta in dieci: sugli sviluppi di un calcio d'angolo, si accende una mischia e il nuovo entrato Caceres viene espulso per aver scagliato il pallone addosso a un avversario. Nel convulso finale i sardi avrebbero anche la palla del pareggio: la calcia Lykogiannis ma Skorupski con un balzo la manda in angolo. È un recupero infinito, ma il finale è del Bologna, anzi di Arnautovic che, servito da Sansone, approfitta dello scivolone di Bellanova e batte Cragno, mettendo la parola fine al match.