Ecco come potrebbe giocare la Salernitana di Pippo Inzaghi

Alessandro Ferro

Il modulo preferito è il 4-3-3 ma, nel suo percorso di allenatore, Pippo Inzaghi ha utilizzato anche altre soluzioni, come il 3-5-2. Non ha schemi rigidi il neo tecnico della Salernitana, chiamato al posto di Sousa per rivitalizzare una squadra apparsa troppo molle nelle prime otto giornate di campionato. È su questo aspetto, caratteriale e motivazionale insieme, che dovrà soprattutto lavorare Inzaghi, prima ancora dell’atteggiamento tattico. Come potrebbe giocare ora la Salernitana? Con la difesa a tre ci saranno due esterni in grado di dare copertura su tutta la fascia. Gli indiziati principali a svolgere questo compito sono Mazzocchi e Bradaric ma con Inzaghi potrebbe essere rispolverato Sambia, messo ai margini da Sousa insieme a Bronn. Anche il giocatore tunisino potrebbe rientrare nella turnazione in difesa insieme a Daniliuc, Lovato, Gyomber, Pirola e forse anche Fazio. Quando si cambia allenatore tutti i giocatori sanno che si riparte da zero nelle gerarchie. Anche se restano dei punti fermi, come Candreva, Coulibaly e Dia. Tre giocatori importanti che hanno avuto rendimenti diversi finora. Inzaghi spera nel pieno recupero di Dia per rendere pericoloso l’attacco che potrebbe schierarsi a due, in caso di 3-5-2, oppure a tre nel 4-3-3 che prevede un tridente composto da Candreva, Dia e Cabral, con varie alternative a disposizione. In entrambi gli assetti tattici, si punta a dare maggiore densità in mezzo al campo con tre elementi. Uno di questi sarà sicuramente Coulibaly, per gli altri due posti ci sono Legovski, Maggiore, Bohinen, Kastanos e Martegani, questi ultimi due con propensioni più offensive.

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