Tra infortuni e pochi giorni a disposizione per lavorare, contro la Lazio non vedremo la vera Salernitana di Paulo Sousa. Alcune scelte sono un po’ condizionate per l’allenatore portoghese che sta sfruttando gli allenamenti a disposizione per lavorare su alcuni concetti di gioco ma soprattutto sulla mente dei calciatori. Sousa vuole dare vivacità e carattere ad una squadra apparsa spenta nelle ultime partite ma deve subito rinunciare a Dia, miglior marcatore dei granata. Cambia quindi l’attacco che avrà in Piatek il riferimento centrale. A supporto del polacco ci dovrebbero essere due giocatori nel 3-4-2-1 immaginato in fase di possesso. Una delle due sottopunte sarà Federico Bonazzoli, chiamato a dare segnali importanti in un campionato che l’ha visto finora in ombra. I due pistoleri dovranno colpire aiutati molto probabilmente da Vilhena, utilizzato come trequartista. Ma in questi giorni Paulo Sousa sta provando anche Candreva un po’ più avanti, così come Valencia e Botheim. Con il cambio di allenatore si azzerano gli equilibri, tutti hanno una nuova possibilità per invertire le gerarchie. La sensazione è che Botheim e Valencia possano essere utilizzati più a gara in corso, in caso di necessità, e che alle spalle di Piatek dovrebbero giocare Bonazzoli e Vilhena con Candreva esterno destro a centrocampo. Dall’altra parte Bradaric, in mezzo Coulibaly e forse Bohinen, in vantaggio su Nicolussi Caviglia e Crnigoj. In difesa, senza Troost-Ekong e Fazio, si rivede Gyomber insieme a Bronn e Daniliuc, le alternative sono Pirola e Lovato. Un assetto che può facilmente passare al 4-3-2-1 per affrontare il tridente d’attacco della Lazio di Sarri con la difesa a quattro.
Ecco come potrebbe giocare la Salernitana di Sousa
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