Elezioni Figc: Lotito rinuncia alla corsa, ma per lui si aprono altri scenari

Redazione

Claudio Lotito è ufficialmente fuori dalla corsa per la presidenza della Figc: ieri sono state rese note le candidature, che sono quelle annunciate nei giorni scorsi. Il patron della Lazio e co-proprietario della Salernitana alla fine si è ritirato dalla contesa, dopo aver provato ad approfittare delle divisioni interne alla serie A. «Mi ero convinto a scendere in campo – ha detto -, ma ci sarebbero state troppe conseguenze per la mia società. E io questo non lo voglio». Lotito ha dunque rinunciato. Restano, invece, in corsa l’ex calciatore Damiano Tommasi, i presidenti della Lega Nazionale Dilettanti e della Lega Pro, Cosimo Sibilia e Gabriele Gravina. Il co-patron granata aveva provato ad avanzare la sua candidatura dopo il mancato accordo di venerdì scorso della Lega Serie A su un nome unico. Lotito ha poi ritirato i remi in barca, dichiarando, comunque, di avere numeri importanti. Secondo indiscrezioni, avrebbe avuto dalla sua parte dieci club di A ed undici di B e ne sarebbero stati necessari almeno uno in più per entrambe le categorie. Ad ogni modo, la partita per la presidenza della Federcalcio è tutta da giocare. Il mercato di voti è ufficialmente aperto. Le strategie elettorali sono già iniziate. Nei prossimi giorni, il 22 gennaio, una settimana prima dell’appuntamento che riguarda la Federcalcio, ci saranno anche le elezioni della Lega Serie A, al momento guidata dal commissario Tavecchio. Non è da escludere che proprio l’ex numero uno della Figc possa ritrovarsi a capo della massima serie, sempre che il club di A riescano a raggiungere un accordo. La settimana dopo, lunedì 29, ci sarà poi l’appuntamento elettorale, che riguarda i vertici della Federcalcio. Tra le ipotesi circolate nell’ultima settimana, anche quella relativa ad un eventuale accordo tra Lega di A e Sibilia: in caso di appoggio della massima serie al presidente della Lega Nazionale Dilettanti, la vicepresidenza potrebbe andare ad un presidente di club, probabilmente a Lotito. Il gioco delle alleanze è già stato bocciato dal presidente dell’Assocalciatori Tommasi che ha evidenziato come “il calcio italiano abbia bisogno di altro rispetto alle solite logiche politiche”. L’ex calciatore ha anche detto che le strategie a cui si sta lavorando rappresentano “la certificazione dei motivi per cui non siamo al Mondiale, che non sono solo sportivi”. «Rappresenterebbe – continua- il fatto di una Federazione come luogo dove andare e non fare le cose che servono». Per Tommasi, riproporre le logiche di spartizione delle poltrone “sarebbe l’errore più grave che si possa fare”. «Se ci sarà da trovare un accordo per governare non sarà attraverso la spartizione delle cariche – conclude -; se accordo ci sarà dovrà essere sui programmi e non su questo». https://www.youtube.com/watch?v=mGlqjGf8vDo

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