Apprendiamo dal quotidiano La Città che a capodanno, subito dopo la notizia dell'accettazione da parte dei trustee della proposta vincolante di Danilo Iervolino per l'acquisizione della Salernitana, Fabiani avrebbe mantenuto la parola data ed avrebbe annunciato telefonicamente a Marchetti le sue dimissioni. L'amministratore unico pro tempore del club granata, però, le avrebbe respinte, invitando il diesse a rimanere in sella, in questa fase di “transizione” dalla vecchia alla nuova proprietà.
In effetti, a nostro giudizio Fabiani ha sbagliato interlocutore: non è a Marchetti che deve presentare la lettera di dimissioni, in questo momento storico, bensì a Iervolino, nonappena il fondatore di UniPegaso si sarà ufficialmente insediato al timone. Nel frattempo, come è giusto che faccia un professionista, il dirigente dovrebbe portare avanti il lavoro, limitandosi ovviamente all'ordinaria amministrazione, visto che il mercato di riparazione, che ieri ha aperto ufficialmente i battenti, per la Salernitana potrà entrare nel vivo solo a vendita del club compiuta. Inoltre, con i contagi da Covid in aumento, già amministrare l'ordinario, curare i rapporti con l'Asl, lavorare di diplomazia con Lega e Figc, risulterà sufficientemente complicato. Per parlare di futuro, di quello che sarà nonappena Iervolino subentrerà concretamente a Lotito e Mezzaroma, ci sarà tempo e siamo certi che Fabiani rinnoverà l'impegno assunto pubblicamente tempo fa di rimettere il proprio mandato nel momento stesso in cui ci sarà ufficialmente una nuova proprietà. A quel punto, toccherà a Iervolino stabilire le sorti del dirigente romano, che rappresenterà il suo biglietto da visita all'atto dell'insediamento alla guida del club.