“Sto vedendo nascere una squadra importante. Dopo una retrocessione non devi farti ossessionare dall’idea di tornare subito in serie A”. Lo dice Gian Marco Ferrari, diventato in breve tempo uno dei pilastri della Salernitana. Con lui la difesa ha trovato l’equilibrio che le mancava nelle primissime gare di campionato. Con lui anche i compagni di reparto hanno aumentato il loro rendimento. Tra i migliori in campo pure a Palermo, al Corriere dello Sport l’ex difensore e capitano del Sassuolo parla del suo trasferimento a Salerno. “Avevo un paio di opzioni ma nella mia scelta hanno prevalso la famiglia e la passione per il calcio” afferma Ferrari che in estate aveva ricevuto un’offerta dall’Arabia economicamente importante. In quei giorni ha giocato un ruolo determinante Petrachi che ha convinto il giocatore e la società granata, titubante sui costi dell’ingaggio. Il campo ha già dimostrato la bontà dell’operazione di Ferrari che ha preferito Salerno e uno stipendio più basso rispetto all’Arabia. “Ringrazio il direttore Petrachi e mister Martusciello perché mi hanno fatto sentire importante. Poi conoscendo i tifosi mi è parsa la soluzione migliore” ha aggiunto il 32enne difensore che ha parlato anche di aspetti tecnici. “Quello che stiamo facendo mi piace, per il gruppo che c’è, per la solidità che vogliamo trovare. Il mister chiede di giocare la palla, di non buttarla, dobbiamo avere il dominio del gioco, difendere il più lontano possibile dalla porta. E questa è una delle mie caratteristiche. Ho sempre avuto l’etichetta di difensore lento, se non ci avessi messo la testa non sarei arrivato dove sono oggi. Mi è sempre piaciuto Nesta per l’eleganza ed il tempismo”.
Il 32enne difensore ha preferito Salerno ad un’offerta economicamente importante dall’Arabia
Ferrari: “sto vedendo nascere una squadra importante”
“Il mister chiede di non buttare la palla, dobbiamo avere il dominio del gioco”
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