3 gol in campionato, 2 in Coppa Italia e 2 assist nei 646 minuti trascorsi in campo con la maglia rossoblu. L’impatto di Mateo Retegui con la Serie A italiana è stato sicuramente positivo e, di conseguenza, la sua indisponibilità nelle partite perse con Milan ed Atalanta ha avuto un’incidenza notevole per i grifoni. Inevitabilmente il Genoa confida nel pieno recupero dell’oriundo italo-argentino e mister Gilardino spera di poterlo schierare dal primo minuto nello scontro salvezza con la Salernitana.
Già costretto a fare a meno di Messias e con Strootman a mezzo servizio, il tecnico dei liguri vorrebbe schierare il centravanti della nazionale in avanti così da riproporre il 3-5-2 utilizzato nelle migliori partite disputate in stagione dai suoi uomini. Ieri Retegui è finalmente rientrato in gruppo dopo il fastidio al legamento collaterale del ginocchio sinistro, che ancora gli procura un dolore diventato ora lieve, ed oggi ha partecipato alla rifinitura. E’ chiaro che, dopo 20 giorni stop, l’ex Club Atlético Tigre non abbia i 90 minuti nelle gambe.
La decisione finale spetta a Gilardino. Se il mister deciderà di impiegarlo dal primo minuto, i grifoni giocheranno col 3-5-2: Martinez in porta; Dragusin, Vasquez e Bani in difesa; Sabelli ed uno tra Haps e Matturro sulle corsie laterali; Frendrup, Badeli ed uno tra Thorsby e Malinovskyi in mediana; Gudmundsson e Retegui in avanti. Se prevalesse una linea all’insegna della prudenza e il centravanti venisse inizialmente risparmiato, in avanti verrebbe ripescato Ekuban, che chiaramente ha un peso specifico inferiore rispetto al collega di reparto.
Genoa, Gilardino pronto a rilanciare Retegui in attacco
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