Entrambi infortunati hanno recuperato e tornano a disposizione del mister

Gondo – Anderson pronti al rientro nel match con la Cremonese

L'ivoriano vuol conquistare Castori come fece con Ventura
Antonio Esposito

Due frecce in più in faretra per Fabrizio Castori. Si tratta di Cedric Gondo e Andrè Anderson. Quest'ultimo dopo essere stato decisivo nel match casalingo con l'Ascoli è stato fermato per tre settimane da un problema al flessore accusato nel riscaldamento pre-gara del match di Coppa Italia con la Sampdoria.

Uno stop arrivato in un momento di forma del giocatore che non vede l'ora di mettersi in mostra dopo l'avventura in granata due anni fa e la parentesi in casa Lazio dove è rimasto spesso a guardare collezionando pochissimi minuti giocati. Anderson sa bene che quella di Salerno è una grande opportunità che non può affatto fallire. Inizialmente Castori aveva ipotizzato, per Anderson anche un impiego come mezzala ma il giocatore sembra molto più a suo agio come sottopunta o esterno d'attacco.

Sarà il campo e il mister a trovare la giusta collocazione ad un giocatore che ha qualità ma che ora deve trovare la necessaria continuità. Continuità che serve anche a Gondo anche lui fermato da un infortunio che lo ha tenuto lontano dal campo per oltre un mese e mezzo. Ora Gondo, dopo gli scampoli di gara a Verona contro il Chievo scalpita per il ritorno in campo. Un inizio di stagione in salita dopo aver conquistato sul campo la fiducia di Gianpiero Ventura che lo aveva promosso titolare in prima linea con Milan Djuric.

Nelle 26 presenze totalizzate nel campionato cadetto 2019/20, il centravanti ivoriano ha realizzato 6 gol e 9 assist. Un bottino di tutto rispetto. Tra le reti più belle quella che valse il successo nel derby contro la Juve Stabia giocato all'Arechi. In questa stagione l'avvento di Tutino, la falsa partenza dell'ex Ternana e le gerarchie cambiate con Castori. Gondo ora ritorna. 24 anni a breve spera di confermare quanto di buono si è detto sul suo conto. Tra i suoi estimatori Akpa Akpro che lo paragono a Drogba

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