Obiettivo centrato. Nonostante il colpo di stato che ha fatto mutare gli equilibri in Mali proprio mentre la merce stava sbarcando, creando non pochi problemi con le operazioni alla dogana, ieri per i bambini del Centre Sadio Diarra – Salernitana Mali è stata una giornata di festa. L'impegno del dottor Riccardo Cardasco, ex medico sociale del club granata, e dei ragazzi di Aste italiane made in Salerno e Centro Storico Raccolta Fondi, oltre alla solidarietà concretamente dimostrata da centinaia di persone, ha fatto sì che andasse a buon fine una vera e propria missione.
E così questi piccoli atleti hanno finalmente aperto gli scatoloni, hanno potuto togliere le scarpette aperte di plastica ed indossare gli scarpini da calcio, sfoggiando completini da gioco granata o bianchi e utilizzando dei veri palloni. E ancora, guanti da portiere, felpe, polo, pettorine, cappellini, calzini, coni, cinesini, borracce, oltre a prodotti medicali di primo soccorso. In buona sostanza, tutto il necessario per portare avanti la stagione. I loro sorrisi, sinceri, spontanei, irresistibili, ripagano di certo gli organizzatori di questa raccolta fondi, che, grazie alla sensibilità dimostrata da tante persone (salernitani e non solo), permetterà ai bambini di Centre Sadio Diarra – Salernitana Mali di coltivare la loro passione per il calcio finalmente con strumenti adeguati.
«A nome di tutti i bambini della scuola Salernitana Mali, vi inviamo il nostro più sincero ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato alle donazioni che ci sono pervenute – ha detto il responsabile del Centre Sadio Diarra in un videomessaggio -. Grazie ai vostri doni di ogni genere, avete riempito di gioia i nostri bambini nonostante i tempi difficili con la crisi socio-politica che stiamo vivendo in questo momento. Ieri c'era un'aria magica nel nostro modesto quartiere, grida di gioia, danza, allegria, felicità. Facciamo una menzione speciale al nostro papà, nonno, il nostro presidente dottor Riccardo Cardasco per tutti gli sforzi che fa per i bambini maliani. Ti amiamo molto. Non possiamo nominare tutti i donatori che ci hanno aiutato, ma li ringraziamo tutti. Dio vi benedica».