Il rinvio della decisione di secondo grado sul caso Juventus-Napoli, fa slittare anche la decisione sulla partita fantasma. Il risultato di Salernitana-Reggiana resta dunque sospeso nel limbo: la difesa emiliana, rappresentata dall'avvocato Eduardo Chiacchio, attende il responso sui partenopei (visto che il caso presenta più di una analogia) per orientarsi. L'argomento sarà stato sicuramente oggetto di discussione, quantomeno informale, nei corridoi della Federcalcio dove ieri si è tenuto un Consiglio Federale estremamente delicato, anche in seguito alla vicenda dei tamponi "sospetti" della Lazio. In Figc era regolarmente presente anche Claudio Lotito, che ha partecipato ai lavori. Al tavolo con il presidente della Figc Gabriele Gravina si è parlato anche della necessità di uniformare il sistema dei controlli su calciatori e staff per evitare "malintesi".
«Ho manifestato la mia preoccupazione sul mancato coordinamento da parte di alcune ASL. Purtroppo siamo l'unica federazione europea ad avere un problema di questo tipo – ha detto Gravina in merito all'iniziale diniego da parte di alcune aziende sanitarie rispetto alla partenza di giocatori per raggiungere i ritiri delle Nazionali -. Uniformare controlli su tamponi? È un'idea che avevo già proposto mesi or sono, l'abbiamo approvata venerdì in occasione del comitato di presidenza. Non entro nel merito dell'autodeterminazione delle singole leghe. Ci è stato detto che sarà fatto, l'auspicio è che ci sia una centralità da parte di tutte le leghe, se questo non dovesse avvenire sarà la Federazione a farsene carico». Ben presto, insomma, anche la Lega B dovrà discutere della centralizzazione dei test anti Covid per il torneo cadetto.
