Lo scambio di battute al vetriolo tra Iervolino e Sabatini prosegue. In una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, il presidente della Salernitana, deluso e dispiaciuto, cerca di fare chiarezza, visto che parte della tifoseria ha vissuto male la separazione da un uomo che ha contribuito all'impresa salvezza, e risponde all'ex diesse granata sulla questione della ormai famosa commissione da corrispondere agli agenti di Lassana Coulibaly per il rinnovo del contratto del maliano: «Sabatini crede di prendere tutti per stupidi, ma di equivoco c'è solo lui. Pensa di essere il più intelligente, ma è stato bugiardo. Lui voleva pagare questa commissione, abbiamo litigato perché io non accetto simili storture. Volevamo corrispondere a Lassana Coulibaly un aumento di stipendio di 200.000 euro, ma per completare l'operazione avremmo dovuto versare un milione al suo agente, un impegno che aveva preso Sabatini, magari per evitare che lo stesso agente si mostrasse sensibile ad altre offerte. Io non mi piegherò mai a questo sistema. Se un giocatore riceve una buona offerta da un altro club, è libero di andare. Sabatini invece mi ha detto che con certe logiche convive da tempo. E nella chat che condividiamo con l'a.d. della Salernitana e con la responsabile delle pubbliche relazioni ha scritto che, vista la mia posizione in merito alle commissioni, riteneva di non essere l'uomo giusto per la Salernitana. Adesso leggo che si sente da Champions League, vedremo dove andrà: non sa nemmeno far funzionare un computer o mandare una mail».
Iervolino, che inviterà tutti i presidenti a sottoscrivere un autoregolamento che faccia chiarezza, inserendo limiti massimi sulle commissioni, ha svelato che mister Nicola è sulla sua stessa lunghezza d'onda: «Gli ho raccontato tutto e gli ho chiesto se voleva abbracciare il nostro progetto non solo dal punto di vista tecnico, ma anche dal punto di vista etico. Mi ha risposto di sì con entusiasmo».
Il presidente della Salernitana, che a stretto giro di posta conta di annunciare il nuovo diesse granata, cita il Gladiatore sottolineando che nella vita ci vuole coraggio: «Dopo la rottura con Sabatini, mi sono arrivate moltissime candidature: segnale inequivocabile che il progetto della Salernitana piace molto. Nella scelta mi fiderò del mio istinto. Il bene della società viene davanti a tutto. Io ho la schiena dritta, sono coraggioso. "Ciò che facciamo in vita riecheggia nell'eternità". Ecco, io voglio una vita stoica, non pavida».
Nell'intervista alla Gazzetta, Iervolino torna pure sulla questione Cavani, sulla quale pure c'erano state divergenze con Sabatini: « Anche in quell'occasione Sabatini sfiorò il ridicolo. Se io voglio un giocatore, lo compro. Mica poteva bocciare lui un mio acquisto. Questa è la Salernitana di Iervolino, non di Sabatini: lui proponeva e io decidevo».