“Sono rimasto in silenzio perché ero innanzitutto arrabbiato con me stesso e quindi volevo pensare più a lavorare che a fare polemiche”. Dopo sette mesi di silenzio, Danilo Iervolino torna a parlare della Salernitana. Lo fa in Vianema, il podcast ufficiale del club granata, intervistato dall’addetto stampa Alfonso Maria Avagliano. Tra i vari temi trattati, il proprietario della Salernitana ripercorre quanto fatto finora. “Forse potevo essere più presente, potevo prendere delle decisioni da solo anziché fidarmi di tanti consiglieri, delegati, manager e direttori” dice Danilo Iervolino. “Presidente di una squadra di calcio non si nasce ma si diventa. Dovevo abbassare gli entusiasmi, dovevo fare meno proclami, dovevo accendere meno una passione già fortissima della città e della tifoseria della Salernitana”. Iervolino poi illustra progetti e ambizioni per la Salernitana. “Pensiamo a fare una programmazione che ci permette di tornare in due o tre anni in serie A. Ora mi sento molto più maturo e molto più pronto nella gestione di una squadra di calcio. Sono decisamente più bravo di qualche anno fa” aggiunge Iervolino. “Sono tornato anche allo stadio. Siamo tutti concentrati per tirare nella stessa direzione e centrare l’obiettivo di una salvezza quanto più possibile comoda”.
Il proprietario della Salernitana torna a parlare dopo sette mesi di silenzio
Iervolino: “ora la salvezza, poi la serie A in tre anni”
"Ho sbagliato a fidarmi di tanti consiglieri, delegati, manager e direttori"
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