Iervolino: sceglierò uomini di mondo e meno di calcio

Alessandro Ferro

“Sceglierò uomini di mondo e meno di calcio che sono troppo autoreferenziali. Dovevo fidarmi del mio intuito, non essere condizionabile ed essere più presente. Ci sarà una rivoluzione, farò scelte in funzione di un progetto sano. Voglio i giovani, voglio sperimentare”. Sono questi alcuni dei passaggi dell’intervista rilasciata da Danilo Iervolino al Corriere della Sera. Il presidente della Salernitana dà piccoli input per il futuro ma prende tempo “voglio riflettere bene, mi sto guardando intorno”, dice “non sono entrato nel calcio per avere visibilità, non ne avevo bisogno” e poi parla del rapporto con la gente. “La piazza di Salerno mi ha fatto perdere la testa dopo essere stato innamorato di un’altra donna. Sono stato per tre anni il presidente più amato. Non avevo messo in conto di vivere una stagione come questa, né di ritrovarmi a spiegare ai miei figli il perché delle minacce, delle offese e degli attacchi social che ho subito negli ultimi mesi”. Iervolino aggiunge: “ho fatto anche io tanti errori, quattro allenatori in pochi mesi sono il frutto di scelte non lucide, per dare una risposta a una piazza che vede il presidente di calcio come il sacerdote di una setta, devi individuare il colpevole”. C’è poi un’analisi su ogni allenatore. “A Nicola ho fatto un grande torto, inutile girarci attorno, è il mio cruccio. Sousa è il migliore tecnico che abbia mai incontrato, intelligentissimo, ma quest’anno ambiva a qualcosa di più importante e non era abbastanza motivato. Inzaghi è un rimpianto, grande persona. Il calcio ha bisogno di figure come lui: potevo riprenderlo ma avrei fatto un altro errore. Liverani lo ha voluto Sabatini, ma non si sono innescati i meccanismi. Colantuono ama Salerno, è con noi da tempo”. Su Sabatini, Iervolino dice: “uomo di esperienza riconosciuta ma il suo stato di salute non gli ha consentito di essere presente e quindi non ha portato quello che mi auguravo, quando è arrivato eravamo a 3 punti dalla zona salvezza”. Infine sul futuro societario: “per il bene dell’azienda farei un passo indietro, sono già arrivate telefonate ai miei manager ma per ora di vendere il club non se ne parla. La Salernitana sta vivendo una stagione pessima ma questo è il momento di restare in sella. Il calcio è un’esperienza stimolante e totalizzante. Fin quando resisterò… gli ultimi mesi mi hanno toccato”.

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