Carlos Gimeno e Rhianna Iffland si sono aggiudicati la 33esima edizione del Marmeeting, la prima svoltasi ad Iglesias. Fa male vedere un evento che per anni ha attirato migliaia di appassionati a Furore, accendendo i riflettori sulla provincia di Salerno e sulle bellezze della Costiera Amalfitana, traslocare in Sardegna. Ma fa piacere per gli organizzatori, Franco ed i suoi genitori Oreste e Tiziana e la sorella Francesca, vedere che Il progetto intrapreso sin dal 1985 ancora oggi riscuote grandi consensi. A Porto Flavia, in occasione del centenario dell’inaugurazione della struttura, è andata in scena la gara, come al solito mozzafiato. Con gli high divers che lanciandosi da una piattaforma posta a 27 metri d’altezza, si sono sfidati con tuffi spettacolari, alcuni anche rischiosi, considerando che queste evoluzioni portano gli atleti a raggiungere velocità importanti in volo e ad impatti con l’acqua anche ad 80 km/h.
Per quanto riguarda gli italiani in gara, settimo posto per Andrea Barnaba, terzo posto in quella femminile per la 22enne Elisa Cosetti.
La disciplina dei tuffi dalle grandi altezze riscuote grande attenzione a livello mondiale e dovrebbe esordire alle prossime Olimpiadi, quelle che si svolgeranno nel 2028 a Los Angelese. Intanto, Iglesias è entrata ufficialmente nel circuito internazionale dell’High diving e rientra nel ranking mondiale.