La perla di Osimhen all'80' fissa il punteggio sull'1-0 per il Napoli, capace di strappare la sua nona vittoria in campionato in un Olimpico trasformato dallo Special One in un fortino: la squadra di Spalletti rimane sola al comando e vola a +3 dal Milan. Partita bloccata nei primi 45 minuti, con la capolista che aspetta il varco giusto per superare il muro difensivo giallorosso, la Roma fatica a uscire palla al piede e si affida ai lanci. Su uno di questi al 6' Zaniolo difende palla, entra in area e dal vertice prova un sinistro a giro troppo pretenzioso. Una combinazione – tra le prime riuscite – alla mezzora, porta, dall'altra parte, al tiro, Zielinski, fino ad allora impegnato soprattutto a schermare Cristante, ma Rui Patricio blocca a terra. La partita a scacchi si potrebbe sbloccare al 38', quando Irrati fischia il rigore per un'uscita del portiere giallorosso su Ndombele, tra le proteste della Roma e di Mourinho che sbraccia il suo no rischiando l'ammonizione: ci pensa il Var, richiamando l'arbitro al video check da cui emerge il tocco lieve sul pallone prima che sull'avversario. Rigore annullato. In chiusura di tempo Lozano prova la giocata personale, ma Rui Patricio blocca di nuovo il suo tiro. Nella ripresa il portiere della Roma, al 5', deve sfoderare la prima vera parata della serata, alzando sopra la traversa la botta di Lozano. Al 15' Elmas subentrato a Ndombele ha sulla testa la palla del vantaggio, deviata dall'onnipresente Smalling. Un minuto dopo è Juan Jesus ad avere la palla buona a porta aperta, ma svirgola: è il segno che la Roma è in apnea, il Napoli in crescita. La serata sfiora l'incredibile al minuto 69, con un'occasione per parte nel giro di trenta secondi: prima Zaniolo lanciato in area e Zielinski che mura Camara alla battuta, poi nel ribaltamento Osimhen che si libera al tiro ma apre troppo la traiettoria sul palo opposto. Il gol è nell'aria e arriva all'80': errore di Smalling e perla di Osimhen. Il nigeriano, lanciato in area da Politano, vince il duello con il difensore giallorosso che prova l'anticipo ma lo cicca; il destro di Osimhen ha un angolo di tiro possibile solo per lui e Rui Patricio è battuto. Crollato il fortino, Mourinho gioca le (poche) carte che ha in panchina, El Shaarawy e Shomurodov. Ma non c'è tempo, nè modo di inventare quel che la Roma non ha saputo fare nei novanta minuti precedenti.
