Il Palermo resta in B per grazia ricevuta. Venti punti di penalizzazione in classifica e risultato ribaltato dalla Corte federale di appello che in primo grado era stato condannato alla retrocessione in terza serie per illecito amministrativo. Una sola parola: vergogna. Una vergogna perché il salvataggio dei rosanero sdogana i giochi di società e le gestioni improprie dei club di calcio. In pratica si immola sull’altare della lealtà sportiva e della regolarità dei conti gli artifizi contabili e le irregolarità. E’ uno dei punti più bassi in cui è precipitato il calcio italiano che ama distinguersi per queste bassezze. L’udienza è durata due ore, poco meno è stato necessario ai giudici per prendere la loro decisione (solo il dispositivo, senza motivazioni). La procura federale aveva presentato, è stato il colpo di scena finale, una nuova sentenza della Cassazione relativa alla posizione di Maurizio Zamparini in cui veniva sottolineata la gravità degli illeciti. D’altro canto i legali del Palermo hanno insistito anche sulla recente giurisprudenza. Cioè: “Se volevate dare al Chievo, per il caso plusvalenze, 15 punti di penalizzazione, perché a noi volete toglierci non solo la possibilità di andare in serie A, ma anche quella di giocare la B?”. Una domanda che evidentemente è stata in qualche modo considerata dal collegio presieduto da Luigi Caso. Il salvataggio incredibile e ingiusto del Palermo determina l’aggiornamento della classifica. Retrocedono il Foggia, il Padova e il Carpi. Il playout per la quarta squadra destinata alla serie C si giocherà tra Salernitana e Venezia. I granata giocheranno l’andata in casa il ritorno in laguna. Oggi il Consiglio federale a Roma. Il Consiglio direttivo di Lega B invece, inizialmente fissato per stamane a Milano, è stato annullato nella tarda serata di ieri. https://www.youtube.com/watch?v=43kc-lxQM7A
Il pallone si sgonfia: la salvezza del Palermo mostra le falle del sistema
77
articolo precedente