Fabio Grosso si aggiudica la sfida tra tecnici pericolanti con Christian Bucchi e il suo Verona scavalca il Benevento in classifica. Gli scaligeri espugnano il Vigorito con un gol di Matos nella ripresa e si portano al quinto posto solitario in classifica. I sanniti, invece, incassano la terza sconfitta casalinga (la quinta in stagione) e scivolano all’ottavo posto in graduatoria generale. In tanti continuano a chiedere la testa dell’allenatore.
Il primo tempo della sfida è equilibrato. Entrambe le squadre provano a costruire gioco ma si affidano prevalentemente a conclusioni dalla distanza. Dopo un bel tiro di Tello, si registra un’iniziativa di Matos che mette al centro un pallone invitante sul quale Di Carmine arriva in ritardo. I padroni di casa crescono nel finale di tempo e prima un diagonale di Coda mette i brividi a Silvestri, poi il portiere dei gialloblu è bravo a respingere al mittente il tentativo da fuori di Bandinelli.
Si va al riposo sullo 0-0.
In apertura di ripresa Lee si mette in evidenza, con Montipò tutt’altro che sicuro nell’intervento. Al 49esimo l’episodio che decide la partita: Costa, già ammonito, commette fallo su Zaccagni al limite dell’area e viene espulso: Montipò non trattiene la seguente punizione, respinge il primo tentativo di tap-in di Di Carmine ma non può impedire a Matos di deviare la sfera di testa oltre la linea. Il portiere degli Stregoni protesta ma il gol degli ospiti viene convalidato. La reazione del Benevento è immediata. Lee, in barriera, respinge con la mano un calcio di punizione e l’arbitro concede il rigore. Dal dischetto si presenta il capocannoniere dei sanniti, l’ex granata Coda, ma Silvestri blocca senza difficoltà il suo tentativo maldestro di cucchiaio.
Montipò regala ancora speranze al Benevento, compiendo un ottimo intervento su Crescenzi. L’espulsione di Balkovec ripristina la parità numerica. Ma il Benevento ormai ha finito la benzina e non riesce più a rendersi pericoloso dalle parti di Silvestri.
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