Il Verona batte la Salernitana 2-1 all’Arechi in uno dei posticipi della 37/a giornata del campionato di Serie A, tre punti decisivi per i veneti che possono festeggiare l’aritmetica salvezza con una giornata di anticipo. Suslov e Folorunsho portano gli scaligeri sul 2-0 nel primo tempo, nella ripresa Maggiore accorcia le distanze per i granata. Ma non basta.
Emozionante la coreografia dei tifosi granata per l’addio alla Serie A, con un mega striscione a coprire tutta la curva rappresentante i luoghi simbolo di Salerno, sovrastata dalla scritta “appartenenza”. Buon inizio del Verona, spinto da una maggiore dose di motivazione. Attivissimo come sempre l’olandese Noslin, che punge in velocità partendo da dietro sia da destra sia da sinistra. Al quarto d’ora doppio pericolo portato da Suslov, che prima impegna Fiorillo su punizione e poi va a raccogliere un’imbucata in area pasticciando però nel dribbling finale. A 20’ è Noslin a sprecare una ghiotta occasione: liberato davanti a Fiorillo da un velo di Folorunsho spara largo col sinistro, il suo piede debole. Al 22’ Verona in vantaggio con assolo di Suslov, che ruba palla sulla trequarti, scambia con Noslin e appena fuori dall’area scarica un terra-terra di sinistro che si insacca sul palo lontano. Terzo gol in campionato, primo su azione, del fantasista slovacco, che nella partita più importante ripaga la fiducia del club che quest’inverno lo ha riscattato in anticipo dal Groningen. L’Hellas si conferma specialista dei gol da fuori: decimo in campionato, solo l’Atalanta con undici ne ha segnati di più. Al 3’ di recupero il Verona raddoppia e mette anche la seconda mano sulla Serie A: bel lavoro di Serdar sulla trequarti completato dalla palla rubata da Tchatchoua, che serve Noslin sulla destra, il quale imbuca per Lazovic in sovrapposizione, palla in mezzo per Folorunsho che non ha difficoltà a battere Fiorillo di piatto. Piovono fischi per i giocatori di casa al rientro negli spogliatoi, “vergogna” la parola più urlata dagli spalti: come dare torto ai tifosi granata, la squadra è scesa in campo con un atteggiamento molle e svogliato.
Nella ripresa Colantuono passa alla difesa a quattro inserendo Candreva per Pirola. Verona vicino al 3-0 con Noslin che entra in area da destra e sfiora il palo lontano. Ancora l’olandese, di testa, sciupa una grande occasione schiacciando centrale su Fiorillo in cross di Lazovic. Problemi per Cabal, che al 23’ lascia il posto a Magnani modificando a tre l’assetto difensivo. Più pimpante la Salernitana, che però ci prova solo con un paio di conclusioni da fuori. Squadre che di fatto si assestano sul risultato dalla mezzora, quando inizia la girandola dei cambi. Da segnalare l’esordio in A nella Salernitana di Gerardo Fusco, figlio di Luca, recordman di presenze in maglia granata in tutti i campionati. La Salernitana ringrazia l’incitamento costante dei tifosi segnando il 2-1 con Maggiore al 90’, che raccoglie un pallone respinto dal palo su un tiro di Pierozzi. Dopo 4’ di recupero (lunghissimi per l’Hellas) finisce con la gioia gialloblù per una salvezza miracolosa.