Il gol di Rosina a Pisa è l’ultimo realizzato dalla Salernitana.
A secco nelle recenti due partite contro Cittadella e Ternana, i granata non vanno a segno da 198 minuti, recuperi esclusi. Un mal di gol scoppiato in primavera ma i sintomi si erano avvertiti anche prima. Solo che erano stati coperti da una solidità difensiva che consentiva di non focalizzare l’attenzione sui problemi sotto porta. Perché di questo dobbiamo parlare per un attacco che è il dodicesimo in serie B con 37 reti segnate. Numeri che non sono in linea con le ambizioni playoff che giustamente ha la Salernitana a quattro punti dall’ottavo posto. Per andare oltre l’obiettivo stagionale di una salvezza tranquilla, per fare un salto in alto, i granata devono segnare di più. Dall’altra parte, sotto la propria porta, le cose vanno meglio visto che, con 35 reti incassate, la Salernitana ha la settima difesa del torneo. Il gol di Avenatti a Terni ha interrotto l’imbattibilità di Gomis a 472 minuti. Una striscia positiva coincisa, non a caso, con i sei risultati utili consecutivi. Perché, come dice il vecchio adagio, nel calcio prima di tutto bisogna pensare a non prenderle. Per puntare in alto, però, servono anche i gol. Come quelli di Coda che non segna da 416 minuti ma che nelle ultime partite ha fatto comunque segnare. L’attaccante metelliano è fondamentale. Quando non gira lui non gira la squadra. La Salernitana si aggrappa al suo capocannoniere anche perché, alla 35^ giornata, sono state segnate quattro reti in meno rispetto allo scorso campionato.