Inzaghi: “Ho panchina lunga, gioca chi ci mette cuore”

Una dichiarazione di mister Inzaghi ha aperto la conferenza stampa alla vigilia, anzi all’antivigilia del match contro l’Atalanta: “Vorrei chiedere una cosa, premettendo che stimo il lavoro dei giornalisti: è finito il tempo delle le parole, è il tempo dei fatti, vi pregherei di non tornare sulla settimana difficile che è alle nostre spalle, credo che si sia detto tutto e più di tutto…vorrei parlare del bene della Salernitana. Sappiamo che i tifosi sono delusi, e per riconquistarli abbiamo solo un’arma, quella di tornare a fare punti. Anche il presidente è deluso, sta a noi rimboccarci le maniche e dimostrare che si sbagliano”.
Rispetto alla formazione e ai convocati rivendica di avere ancora 2 allenamenti, domattina e lunedì mattina e poi: ripete come un mantra che ha panchina lunga (“25 giocatori, chi mi dimostra che vuole combattere gioca, chi ha a cuore questa società giocherà, ce ne sono tanti in questa squadra, non mi preoccupa nulla”), che c’è tutto il tempo per poter ancora recuperare…
Rispetto agli appuntamenti da qui alla fine dell’anno aggiunge che penserà “a una partita alla volta, ore concentriamoci sulle ultime tre gare, una più difficile dell’altra (Atalanta, Milan e Verona. Da quando sono arrivato sono tutte finali, ne abbiamo ancora 20 ma il tempo passa e la squadra deve dare risposte”.
“L’Atalanta è avversario difficile ma abbiamo poco da perdere, è un vantaggio affrontare un team così forte, possiamo dimostrare di essere all’altezza”.
“La mia posizione mi interessa poco, mi interessa quel che riescono a fare i giocatori. – conclude – Per noi allenatori è giusto che ci giudichi il campo, mi auguro che mi sia dato il tempo di poter dimostrare”. E sull’incontro di Roma con Iervolino: “Avevo bisogno di vedere il presidente, mi ha dato una carica incredibile che ho cercato di trasmettere alla squadra, Ho capito ancor di più quanto tenga alla Salernitana e vorrei dargli tante gioie, lo merita, speriamo lunedì di regalargli una bella gara, al di là del blasone dell’avversario dobbiamo dare risposte sul profilo della voglia. Si può perdere ma in altro modo… Poche chiacchiere, tanti fatti”.