Non ne fa una questione di numeri Pippo Inzaghi parlando di moduli. Ma i numeri contano, nella tattica e in classifica. Alla ricerca dei numeri giusti, dentro e fuori dal campo, l’allenatore pensa ad una Salernitana diversa per la trasferta di lunedì con l’Atalanta. Innanzitutto per la difesa che dovrebbe tornare a quattro, non solo in alcuni momenti, come successo nelle ultime due partite. In partenza ci saranno quattro elementi nel pacchetto arretrato e tre centrocampisti. In questo modo Inzaghi vuole avere maggiore solidità in fase difensiva per risolvere il problema forse principale della Salernitana, quello dei goal subiti. Finora sono stati 30, in media 2 a partita. Senza dubbio troppi per una squadra che vuole salvarsi e che ha il triste primato della peggiore difesa del campionato. Rinforzato dal colloquio dell’altro ieri con Iervolino e dalle parole di ieri del presidente che gli ha dato carta bianca nelle scelte, Pippo Inzaghi cambierà alcuni interpreti. Dia e Candreva hanno giocato titolari nell’ultima gara con il Bologna ma non sono più sicuri del posto. Potrebbero essere sostituiti da Tchaouna e Cabral, attaccanti esterni con licenza di accentrarsi alle spalle di Ikwuemesi, in vantaggio su Simy nella sfida tra prime punte nigeriane. Rinunciare a Dia non è una scelta facile ma è molto probabile visto quanto accaduto domenica scorsa. Discorso un po’ diverso per Candreva che dovrebbe comunque partire dalla panchina. A centrocampo Coulibaly sta recuperando e potrebbe giocare insieme a Maggiore e a uno tra Bohinen e Legowski. Ma non è escluso che il maliano possa uscire dall’undici titolare. In difesa c’è il dubbio Bradaric. Senza di lui, a sinistra potrebbe agire Mazzocchi con Daniliuc a destra. Al centro Gyomber e Pirola davanti a Costil. Ochoa è indisponibile, Fazio è squalificato.
La “nuova” Salernitana di Pippo Inzaghi
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