La Pdo Salerno vince la Coppa Italia e punta al triplete

Redazione

La Pdo Salerno vince la 28esima edizione della Coppa Italia di pallamano femminile. La quinta per il club, la sesta per la città e il movimento di Salerno: nell’albo d’oro il club campano e Sassari sono, dunque, i due sodalizi ad aver scritto il proprio nome per il maggior numero di volte. La finale termina 26-21 (13-11 il parziale all’intervallo) in favore del team di mister Raijc, ma la Leonessa Brescia, sorpresa di questa Final 8, è uscita dal campo tra gli applausi per una match giocato lottando fino alla fine e per una manifestazione che resta da incorniciare per le lombarde, capaci di eliminare Dossobuono ai quarti e Bressanone in semifinale. La bacheca di Salerno, invece, si arricchisce: è il secondo trofeo portato a casa in stagione dal sodalizio del Presidente, Mario Pisapia, dopo la Supercoppa conquistata a dicembre battendo in finale Oderzo.

Le squadre si presentano al completo all’appuntamento. Superati gli acciacchi dei primi due giorni di gare: in palio c’è la Coppa Italia. Brescia parte con brio e con Girotto, al 7’, segna il 4-4 che risponde alla prima accelerazione (3-1) di Salerno. A prendersi la scena è Alice Piffer, portiere della Leonessa: ennesima prestazione eccezionale del portiere del club lombardo, che chiude il primo tempo con 11 parate e che è la vera chiave del contenuto +2 di vantaggio concesso a Salerno a metà partita. Gli avvicendamenti dall’altra tra Ferrari e Piantini, invece, non sortiscono gli effetti sperati. Salerno, però, ne ha di più in termini di soluzioni, di frecce da scoccare. Primo tempo terminato 13-11. Ripresa al via. Brescia, pur contando su poche rotazioni – principalmente Bellini e Pedrotti -, tiene fino al 35’. Parziale: 15-13. È l’antipasto dell’allungo che deciderà la partita. Salgono in cattedra Gomez e Dalla Costa. Salerno accelera e al 45’ è avanti 20-15. La sfida è segnata. Spazio alle rotazioni su ambo le parti. Il quarto d’ora conclusivo è un saggio d’esperienza e consapevolezza dei propri mezzi da parte della formazione campana, che controlla e attende la festa. Applausi a Brescia. La gioia e il trofeo sono di Salerno, per la sesta volta nella storia.

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