62 minuti contro il Sassuolo, 63 contro la Reggiana, ancora nessun gol. E nemmeno un tiro in porta degno di questo nome. La Salernitana ritrova Cerri per la gara di Pisa ed è un recupero che porta in dote il calciatore che più di tutti ha dimostrato di avere feeling con la porta avversaria (3 gol in 2 partite per il centravanti nato a Parma, più un altro annullato e diverse occasioni da rete non concretizzate). Cerri, insomma, ha fatto la sua parte.
Di più è invece lecito attendersi dal suo compagno di reparto. Rientrato al Bologna dopo l’infruttuoso prestito al Venezia (solo 102 minuti in 10 partite tra campionato di Serie A e Coppa Italia per lui in arancioneroverde e 0 gol all’attivo) Raimondo ha accettato la proposta della Salernitana per avere più spazio e proseguire nel percorso di crescita iniziato lo scorso anno.
A Terni, sotto la guida di Roberto Breda, l’attaccante di origini cilentane ha segnato 9 gol, che non sono bastati agli umbri per evitare la retrocessione (materializzatasi dopo la sfida play out persa con lo Spezia). Ma Raimondo ha dimostrato di saper fare gol in diversi modi (di rapina, di testa, da fuori area) e di avere fiuto.
In rossoverde agiva da prima punta, in granata si ritrova a dover condividere il reparto avanzato con Cerri e deve migliorare nel proporre movimenti diversi a quelli compiuti dal collega, per evitare di pestargli i piedi e per diventare più incisivo. Raimondo, che lo scorso anno ha siglato tutti e 9 i suoi gol in trasferta, dopo due gare casalinghe a secco di fila, spera ora di sbloccarsi a Pisa.