Dopo Reine-Adelaide, anche l’attaccante sta seguendo un programma specifico di lavoro in piscina

La Salernitana attende Torregrossa

Il suo rientro potrebbe esserci per la prossima gara interna con la Carrarese
Alessandro Ferro

Dopo Jeff Reine-Adelaide anche Ernesto Torregrossa va in piscina per superare i problemi fisici e sperare di non avere ancora noie in futuro. L’attaccante sta seguendo grossomodo lo stesso percorso del centrocampista che ha smaltito l’infortunio ed è pronto a tornare a disposizione per la trasferta di sabato prossimo con il Sassuolo. A differenza di Reine-Adelaide, il rientro di Torregrossa sarà più in là, forse per la successiva partita con la Carrarese, in programma domenica 1 dicembre allo stadio Arechi di nuovo alle ore 17:15, lo stesso orario dell’ultima gara interna con il Bari. Anche per la punta ex Pisa è stato stilato un programma di recupero dedicato con potenziamento della muscolatura. Per il lavoro in piscina è tornato lo specialista che aveva lavorato recentemente con Reine-Adelaide. Un percorso che si inserisce nel piano stilato dallo staff medico granata con l’obiettivo di recuperare appieno il giocatore, evitando ricadute che penalizzano lui e la Salernitana. Inutile dire che per la squadra sarebbe importante avere a disposizione un attaccante come Torregrossa che, se supportato da una buona condizione fisica, può essere utile in fase offensiva, laddove i granata hanno mostrato difficoltà nell’andare a segno. Nelle opzioni tattiche immaginate da Colantuono, Torregrossa potrebbe rientrare nell’attacco a due punte all’interno del 3-5-2 o 4-4-2, i due moduli che, al momento, sembrano catturare le principali attenzioni del mister.

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