Il Napoli si aggiudica il derby con una Salernitana volenterosa e poco altro.
Inzaghi sceglie un inedito 4-2-3-1 per confrontarsi coi campioni d’Italia in carica ma non ottiene granchè con questa mossa.
A parte un tentativo di testa di Pirola su un calcio d’angolo battuto da Candreva, della squadra di casa non c’è praticamente traccia nella metà campo avversaria.
Molto più incisiva la squadra di Garcia che, nonostante l’assenza prolungata di Osimhen, sa cosa fare quando ha il pallone tra i piedi.
Ochoa tiene a galla i suoi finchè può.
Ma il messicano non riesce ad impedire a Raspadori di portare i suoi in vantaggio al termine di un’azione viziata da una posizione di fuorigioco di partenza.
Legowski è ingenuo, Lobotka ne approfitta e regala al centravanti della nazionale un assist al bacio.
I viaggianti legittimano il vantaggio con i tentativi di Raspadori, decisivo il riflesso di Ochoa, da fuori di Politano, su cui il messicano si rifugia in angolo,
e Kvaratskhelia, impreciso.
Nella ripresa, i partenopei vanno a caccia del gol della sicurezza ma sbattono ancora contro Ochoa e pure contro i legni della sua porta.
Della Salernitana, nonostante i cambi, continuano a non esserci tracce dalle parti di Meret, che si gode un pomeriggio tranquillo.
Da una palla persa da Tchaouna, sospetto l’intervento ai suoi danni, nasce il raddoppio dei partenopei:
il nuovo entrato Elmas si fa mezzo campo palla al piede, nessuno lo affronta e il macedone dal limite dell’area batte per la seconda volta Ochoa.
Per la Salernitana è notte fonda, i granata restano da soli sul fondo della classifica.
Il Napoli vince 2-0 all’Arechi e si ripresenta in zona Champions League.
La Salernitana cede il passo al Napoli nel derby
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