La Salernitana si presenta a Bergamo con un 4-3-3 molto elastico, in cui Tchaouna e Dia spesso si scambiano di posizione e Candreva svaria su tutto il fronte, come sua abitudine. In mezzo Martegani francobolla Ederson, mentre Coulibaly e Maggiore fanno legna e provano a mettere ordine. Nella difesa a quattro con Mazzocchi dirottato a sinistra, sul fronte opposto si avverte la mancanza della spinta di Daniliuc, adattato in quel ruolo. La squadra di Inzaghi sblocca il risultato su calcio di punizione: Martegani e Candreva scambiano il pallone, il jolly romano pennella al centro dell’area, Pirola sbuca da dietro e batte Carnesecchi. Grazie alle parate di Costil (miracolosa quella di piede) su Lookman, i granata riescono ad andare al riposo in vantaggio di un gol, pur avendo calciato in porta una sola volta.
Nella ripresa la musica cambia. Gasperini inverte le posizioni di Pasalic e Koopmeiners e la Salernitana sbanda. Mazzocchi concede un calcio d’angolo ai padroni di casa, sulla ribattuta di Dia al limite dell’area è ottimamente appostato Muriel che calcia in maniera impeccabile e pareggia i conti. Dia, imbeccato da Martegani, fallisce l’opportunità di riportare avanti i suoi. Il solito Muriel invece negli spazi concessi dai campani si scatena e dà il là all’azione rifinita da Lookman e finalizzata da Pasalic, pallone da destra a sinistra, tunnel a Coulibaly e Atalanta in vantaggio. Inzaghi ridisegna i suoi col 4-2-3-1: Mazzocchi va a destra, Bradaric a sinistra, Coulibaly e Legowski diga centrale; Kastanos, Dia e Candreva alle spalle di Ikwuemesi. Proprio il nigeriano, sulla verticalizzazione di Kastanos, si fa ipnotizzare da Carnesecchi. Il successivo tentativo di Dia viene invece respinto dal palo. L’Atalanta si salva e, scampato il pericolo, dilaga nel finale quando la Salernitana esaurisce la benzina. In prossimità del traguardo De Ketelaere e Miranchuk fissano il punteggio sul 4-1, approfittando anche di alcuni errori individuali e di piazzamento commessi dalla Salernitana in una fase di non possesso che continua a non convincere. 34 gol al passivo in 16 giornate sono un’enormità per una squadra che vuole provare a salvarsi.
La Salernitana passa per prima, poi l’Atalanta si scatena
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