Alla vigilia del match mister Breda aveva messo in guardia i suoi ed ha ricevuto risposte importanti dal gruppo

La Salernitana sa anche soffrire, battuta la Cremonese

Il gol di Raimondo e le parate di Christensen regalano al team dell'ippocampo 3 punti per ripartire
Michele Masturzo

“Sarà una partita diversa dalle precedenti, ci saranno dei momenti in cui dovremo essere bravi a soffrire”. Roberto Breda aveva messo in guardia i suoi alla vigilia del match con la Cremonese. Ed in effetti, nonostante uno schieramento prudente ed inedito, con Stojanovic sulle tracce del temuto Vandeputte, i grigiorossi fanno la partita. Azzi vince il duello sulla corsia con Ghiglione. Vazquez con un tiro-cross arcuato chiama Christensen ad un difficile intervento. Ma i granata non si limitano a difendere. Sugli sviluppi di un corner, il tiro di Ferrari viene respinto con un braccio da Azzi e Fourneau, richiamato dal Var, concede il penalty ai padroni di casa. Cerri si incarica della battuta, spiazza Fulignati ma il suo tiro termina contro la parte interna del palo e va fuori. Il primo tempo termina in parità.

Ad inizio ripresa Breda richiama Ghiglione, ammonito, sposta Stojanovic in fascia ed inserisce Soriano. Azzi continua a creare scompiglio con le sue discese ma è impreciso nelle conclusioni. Collocolo, smarcato in area da Vazquez, con una puntatina mette a dura prova i riflessi di Christensen, attento e reattivo. La Salernitana riconquista palla e riparte in contropiede, Tongya mette in movimento Njoh, il francese avanza e prova a mettere il pallone al centro dell’area, la traiettoria scavalca Fulignati, la sfera sbatte sul palo e torna in gioco, Raimondo è il più lesto di tutti e il suo tap-in è vincente. Primo gol in maglia granata per l’attaccante di origini cilentane. La Salernitana prova ad approfittare del momento di sbandamento degli ospiti ma prima Verde, entrato in campo da poco, e poi Tongya non riescono a sfruttare una ghiotta occasione per chiudere i conti. Nel finale, arriva il momento in cui la squadra di Breda deve “soffrire”. Ma i granata trovano in Christensen un baluardo insuperabile. Il portiere danese viene salvato dalla traversa sul colpo di testa di Antov e poi dice di no, in sequenza, al colpo di testa di Johnsen, al sinistro a giro di Vazquez ed al tentativo in acrobazia di Nasti.

La Salernitana vince 1-0 e tutti corrono ad abbracciare l’estremo difensore giunto dalla Fiorentina. Le sue parate e il primo gol di Raimondo regalano ai granata il secondo successo consecutivo all’Arechi dopo quello ottenuto ai danni della Reggiana.

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