La Salernitana travolge il Monza: è la vittoria di Sousa

Francesca De Simone

La Salernitana risorge dalle ceneri, si lascia alle spalle la confusione delle ultime settimane e restituisce al Monza il 3-0 dell’andata. “Sappiamo quello che dobbiamo in campo” – ha sentenziato a fine gara a Dazn Antonio Candreva, emblema di una squadra che ritrova se stessa. L’ex della Samp viene rivitalizzato da Paulo Sousa. Messo in condizione di esprimersi al meglio, avanzato sulla trequarti, si rivela l’arma in più della Salernitana. E’ lui la prima vittoria del tecnico lusitano, che ha proprio il merito di aver messo ogni tassello al proprio posto. Piccoli e semplici rimedi, che hanno consentito alla Salernitana di ritrovarsi e di ritrovare, finalmente, il bandolo della matassa. Non è un caso che anche Kastanos, finito in naftalina in passato e rispolverato a sorpresa tra i titolari, abbia inciso sulla gara, firmando anche il gol del raddoppio. Non è un caso che Antonio Candreva abbia messo il sigillo al risultato. Non è un caso che Lassana Coulibaly abbia aperto le danze, dopo gli errori di Piatek. Il polacco si divora tre occasioni, ma è anche vero che dai suoi piedi nasce il gol della riscossa, firmato dal maliano, autore di un’autentica perla. Quello con il Monza è il primo successo di Sousa sulla panchina granata, ma è anche la vittoria delle idee del tecnico portoghese. Lo dimostra quanto fatto dalla Salernitana anche in fase difensiva. Gyomber e Ochoa tornano ai rispettivi posti di comando. I granata concedono poco e, quando lo fanno, il messicano è pronto e reattivo, respingendo gli assalti al mittente. Non è un caso che per la prima volta dall’inizio dell’anno la Salernitana sia riuscita a mantenere inviolata la propria porta. Questo è il quarto clean sheet dell’intera stagione. L’ultimo risaliva a quattro mesi fa, all’ultima vittoria casalinga conquistata contro lo Spezia per 1-0. Il successo con il Monza è solo un primo passo per Sousa, che è ben consapevole di quanto la strada sia ancora lunga. La Salernitana, però, finalmente rivede la luce e ritrova anche i lungodegenti Mazzocchi e Maggiore, così come avrà di nuovo a tempo pieno Dia. Adesso spetta al tecnico la piacevole gestione dell’abbondanza di una squadra che ora “sa cosa fare”.

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