Lecce rimontato e battuto: il Genoa vince 2-1

Il Genoa supera in rimonta il Lecce (2-1 il risultato finale): volano i rossoblù (settimo risultato utile di fila), mentre continua il momento nero dei giallorossi (un solo punto nelle ultime sei gare). Gli ospiti provano a comandare la partita, lo si intuisce sin dai minuti iniziali, con la squadra di D’Aversa che viaggia in velocità ed al 17’ il solito Almqvist si infila a destra in area su un’azione avviata da Krstovic, bravo a prendere palla e far salire i compagni, e Vasquez lo stende. Rigore netto, ma dal dischetto il montenegrino calcia di destro a mezza altezza, Martinez intuisce e respinge. Pericolo scampato, ma gli ospiti continuano a gestire la partita. Krstovic si fa perdonare l’errore dal dischetto ed al 32’ porta avanti il Lecce quando su una palla sporcata sulla trequarti ospite da Retegui, Jandrei la serve al compagno che va a segno, sfruttando la deviazione di Vasquez. Il Genoa dietro fatica, il Lecce gestisce la partita ed anche su punizione mette i brividi alla difesa avversaria: con Oudin che da posizione defilata chiama in causa Martinez, che devìa. Poi è Kaba a sfiorare il raddoppio, spedendo il pallone di poco a lato. Nella ripresa il Genoa si scuote ed in avvio, su un errore di Pongracic, Malinovskyi colpisce il palo su una deviazione di Baschirotto e Vasquez nella stessa azione calcia forte da due passi: decisivo Falcone. Su ribaltamento di fronte, Sansone risponde sulla ripartenza ospite, ma Martinez tiene il Genoa in partita. I rossoblù alzano il ritmo e al 25’, su una punizione conquistata da Ekuban, Gudmundsson calcia sulla traversa, Retegui di testa mette in rete. E’ il momento della svolta. Gilardino passa dal 4-3-3 al 4-4-2. Falcone salva la porta giallorossa respingendo al mittente un tentativo di Ebukan, ma sette minuti dopo il pari si completa comunque la rimonta gialloblù: tacco di Gudmundsson, traversa di Vasquez, pallone a Retegui che appoggia per Ekuban. Il suo destro in mezza rovesciata vale il 2-1 finale. Gilardino esce osannato dai tifosi, D’Aversa se ne va con il rimpianto dell’ennesima occasione sprecata.